Starbucks diventa più cinese, il caffè si adatta ai gusti locali

SBARCO IN CINA – Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto: dopo aver tentato invano per anni di convertire la Cina alla cultura del caffè, Starbucks ha deciso di rendere la sua offerta un po’ più “asiatica” in vista di una forte espansione nel Paese del Dragone. Il colosso americano avrebbe infatti intenzione di aprire in Cina altri 800 negozi nei prossimi tre anni, che andranno ad aggiungersi ai circa 700 già esistenti.

ADATTARSI – Ma per piacere davvero ai consumatori locali, saranno necessari alcuni piccoli accorgimenti: per esempio, i negozi saranno più grandi per ospitare i clienti cinesi che, al contrario degli americani, non sono grandi fan del takeaway. Inoltre saranno introdotti nuovi tipi di caffè, più adatti ai gusti locali.

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