Uber, la startup americana che con la sua app permette a privati di “improvvisarsi” tassisti senza bisogno di licenze, si allarga al mondo delle consegne a domicilio di cibo: dopo due mesi di test a Londra, il servizio sbarca a Roma e Milano, oltre che in Austria, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Spagna, Svezia e Svizzera. Dal punto di vista fiscale e giuslavoristico Uber vive in una sorta di “zona grigia”, ma intanto macina ricavi. E chissà, magari in in futuro allargherà all’Europa anche il suo servizio di “tour” enogastronomici che è già attivo in parti della California …