Italiani turisti a caccia di dentiere, stranieri in Italia per cure top

Uno studio della Deloitte calcola che ogni anno nel mondo sette milioni di persone si mettono in viaggio per motivi di salute, generando già oggi un volume d’affari di 100 miliardi di dollari, che diventeranno 150 nel 2018. E I ricavi generati dal turismo sanitario ammontano già a 12 miliardi di euro in Europa, secondo le stime dell’Osservatorio OCPS-SDA Bocconi. L’Italia ha oggi il 17% di quella quota, pari a 2 miliardi, che secondo gli osservatori internazionali potrebbero arrivare a 4, implementando l’offerta di servizi sanitari e turistici offerti agli stranieri. Del resto recenti indagini dicono che il 53% dei cittadini europei è disposto a farsi curare in altri Paesi Ue. Ma il saldo è negativo. Solo 5 mila stranieri che scelgono di farsi curare in Italia contro i 200 mila pazienti italiani che vanno oltre confine. Anche se a varcare le Alpi non sono tanto pazienti bisognosi di interventi chirurgici delicati o cure all’avanguardia, quanto persone alla ricerca del risparmio per cure dentarie, chirurgia estetica e ricostitutiva, trapianto dei capelli, terme. Da noi si viene invece per prestazioni a più alto tasso di specializzazione: neurologia, cardiochirurgia, oncologia, chirurgia bariatrica e ortopedia in particolare. A ricercare cliniche e ospedali italiani per ora sono soprattutto pazienti che provengono dai Paesi arabi, Svizzera, Russia e Albania e che spendono per cure ed interventi cifre variabili tra i 20 e i 70 mila euro.

 

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