I tartufi? Nelle Langhe si cercano con il crowdfunding

Un cercatore di tartufi nelle Langhe, Carlo Merenda, ha lanciato un crowdfunding sulla piattaforma breathetruffle.fieradeltartufo.org: l’idea è raccogliere online 50 mila euro per ripristinare sei aree di produzione del fungo. Iniziata il 21 settembre, verrà presentata alla Fiera del tartufo bianco che si apre ad Alba l’8 ottobre e si concluderà a fine anno: ha già ottenuto diecimila euro. Carlo ha collaborato a lanciarlo insieme al Centro nazionale studi del tartufo, che coordina il progetto, all’Ente fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba e all’Unione delle associazioni Trifulau piemontesi. Le sei aree da salvare sono state scelte con l’aiuto delle associazioni dei cercatori, che aiuteranno anche a sistemarle. Ognuna ha un’estensione tra i 1.500 e i duemila metri quadri e si trovano ad Alba, Roddi, Canale, Mondovì, Monforte e Rocca D’Arazzo. Ci  verranno piantati querce, pioppi, salici, tigli, e altri alberi tartufigeni, verranno tolte le piante infestanti “aliene” come l’edera che non fanno respirare il sottobosco, e verranno canalizzate le acque. Tutti passaggi indispensabili per creare le condizioni per far nascere i tartufi bianchi.

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