Gli Agnelli schierati per il No al referendum a loro… insaputa
Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli è il primo azionista con il 43,45 dell’autorevole settimanale britannico The Economist che si è schierato (non senza frizioni interne, si racconta) con il fronte del no al referendum italiano. E lo ha fatto con motivazioni pesantissime. Ecco cosa scrive The Economist in un editoriale a corredo di un articolo sulla situazione politica italiana nel nuovo numero in uscita. “Questo giornale ritiene che gli italiani dovrebbero votare no” – scrive The Economist spiegando che “la modifica alla costituzione promossa da Matteo Renzi non affronta il problema principale, cioè la riluttanza dell’Italia a fare le riforme“. Inoltre, sottolinea il giornale, “le dimissioni di Renzi non sarebbero la catastrofe che molti in Europa temono” e gli italiani e l’errore principale è stato commesso dal premier che ha “creato la crisi collegando il futuro del governo al test sbagliato“. “Gli italiani – prosegue The Economist – non avrebbero dovuto essere ricattati” e il presidente del Consiglio “avrebbe fatto meglio a battersi per migliori riforme strutturali“.
In Italia mai e poi mai una redazione avrebbe preso una posizione così netta in uno scontro così importante contro il parere degli editori. Allora, o anche gli editori di The Economist sono s’accordo con la redazione, oppure The Economist è indipendente per davvero. Cose da non credere, visto dall’Italia.
Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nel tuo Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!