Lo Champagne compra il Brunello

Uno dei gruppi principali del lusso di Francia investe, per la prima volta, in una delle cantine più importanti del vino italiano, e in una delle sue denominazioni simbolo: il Gruppo Epi, di proprietà della famiglia Descours, tra le più ricche dell’Esagono per la rivista www.challenges.fr, con un patrimonio complessivo nel 2016 di 1,1 miliardi di euro (già proprietaria di marchi di alta gamma del mondo del vino, come gli Champagne Piper-Heidsieck, Charles Heidsieck e Chateau La Verriere a Bordeaux, ma anche di brand della moda come Bonpoint e JM Weston), ha siglato una partnership con la Tenuta Greppo di Biondi Santi, dove alla fine dell’Ottocento è nato il Brunello di Montalcino. Con Jacopo Biondi Santi, alla guida della Tenuta che, come specificato dalla nota del gruppo francese – che ha confermato così i rumors rilanciati in anteprima da WineNews – rimane alla presidenza. Altri dettagli si sapranno, probabilmente, ad inizio del nuovo anno, ma per ora, da parte del gruppo francese che i giornali transalpini definiscono una sorta di “piccola Lvmh”, si parla di una “partnership di strategie e capitali con Biondi Santi, una delle più prestigiose cantine italiane”.“Sono felice di questa partnership tra Epi, la Tenuta Biondi Santi – commenta il presidente del Gruppo Epi Christopher Descours – e la famiglia Biondi Santi, il cui know how, spirito pionieristico e vocazione all’eccellenza si sposano con quelli di Epi. Costruendo su questi punti di forza e con una visione condivisa del futuro, continueremo a sviluppare il progetto dei vini di Biondi Santi, condividendo l’esperienza di Jacopo Biondi Santi che continuerà a presiedere la Biondi Santi”. “Questa alleanza con la famiglia Descours è per noi l’occasione di legare la nostra attività a quella di un gruppo che condivide i nostri valori – commenta Jacopo Biondi Santi, presidente ed enologo della Tenuta – trasmissione di conoscenza, eccellenza nel tramandare la nostra professionalità e creatività nella produzione dei nostri vini. Epi ci darà il supporto necessario per lo sviluppo del nostro business, e ci aiuterà a rafforzare la reputazione dei nostri vini e del Brunello a livello internazionale”.

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