Vivendi-Mediaset, non si investe un miliardo per restare socio di minoranza…

Una volta si chiamavano “Vittorie di Pirro” e stavano a significare vincere una battaglia riportando però perdite gravissime. E’ quanto potrebbe accadere a Vincent Bolloré e alla sua Vivendi se la partita che sta giocando per il controllo di Mediaset non lo portasse a un trionfo totale, al raggiungimenti dell’obiettivo che si è prefissato ma che, almeno al momento, non si conoscono realmente. Nessuno infatti investe un miliardo e compie una scalata pagando le azioni “al meglio”, ossia a qualunque prezzo, per poi accontentarsi si essere un azionista di minoranza oppure, come dice qualcuno, accomodarsi al tavolo delle trattative. Il tavolo delle trattative, sicuramente, vuole apparecchiarlo Bolloré e nelle sue intenzioni c’è un Berlusconi con il appello in mano seduto davanti a lui. E’ molto probabile che il finanziere bretone, poco abituato a perdere, abbia intenzione di prendersi tutta Mediaset oppure dettare le condizioni per un’alleanza con Berlusconi, ma da posizioni di forza, per la realizzazione di un polo europeo della tv o meglio della pay tv. Quando uno ha già speso un miliardo, o è un folle o è pronto a spendere altri soldi per arrivare al suo obiettivo. E a Bolloré i soldi non mancano…

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