Il boy scout che giocava a fare il money manager

Era il 22 gennaio scorso e Matteo Renzi, allora presidente del consiglio, annunciava: investire nel Montepaschi è un affare: all’epoca il titolo della banca più antica del mondo valeva 75 centesimi. Il 6 novembre scorso, l’ex premier insisteva: Mps è ancora un affare. Intanto le azioni erano scivolate a 21 centesimi. Ieri l’ultima quotazione (oggi il titolo è sospeso) segnava 15 centesimi.

Se qualcuno avesse seguito i consigli dell’ex premier, ed avesse investito cento euro a gennaio, oggi avrebbe un patrimonio diminuito di 5 volte: insomma, avrebbe 20 euro in mano.

 Ma perché sponsorizzare così tanto un’operazione che segnava falle da tutte le parti? Lasciamo  perdere ogni dietrologia e rimaniamo ai fatti con una considerazione amara: un boy scout non può giocare fare il money manager, neanche se è presidente del Consiglio.

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