Telefonia mobile: e beccatevi quest’altra sòla dell’Authority sulle tariffe

Di solito la formula è prendi tre paghi due. Nella telefonia mobile, invece, per avere 12 mesi di servizio bisogna pagarne 13. E il tipo di fatturazione (un mese è fatto di 4 settimane e i giorni che restano si pagano nelle settimane successive) che gli operatori di telefonia mobile applicano ormai da un paio d’anni. Un meccanismo furbetto che fa aumentare i costi rispetto alle tariffe mensili dell’8,6%. Ma naturalmente, se non i consumatori, se ne preoccupa e si attiva per modificare la situazione.

In questi giorni è intervenuta l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) che si è limitata a mettere nero su bianco le decisioni degli operatori. E i clienti dovranno mettersi l’animo in pace, perché non sono previsti interventi per evitare il salasso. L’authority che ha il compito di “assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e tutelare i consumi di libertà fondamentali degli utenti”, infatti, non chiede modifiche, ma si limita a proporre “un intervento che garantisca una facile comparazione delle offerte e escluda la possibilità che ulteriori variazioni del periodo di rinnovo delle offerte commerciali nascondano, in realtà, aumenti del prezzo dei servizi interessati”.

Bene, un’altra perla dell’Authority per la concorrenza dopo che quella per le banche ha proibito dal 1 gennaio di poter prelevare dagli sportelli bancomat senza pagare commissioni a chi non ha la propria banca sul territorio.

Sembra proprio che l’authority per la concorrenza, l’unica concorrenza la fa contro i consumatori.

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