E’ già iniziata la guerra di Trieste per il controllo delle Generali

Si torna alle guerre finanziarie di una volta, quelle che vedevano sempre protagonista Enrico Cuccia e la sua Mediobanca. E il nome delle Assicurazioni Generali compariva quasi sempre. Anche questa volta si fa sul serio. Generali ha acquisito i diritti di voto su 505 milioni di azioni di Intesa Sanpaolo pari al 3,01% del capitale, attraverso un’operazione di prestito titoli. Con l’acquisto del 3% di Intesa Sanpaolo da parte delle Generali scatta la regola delle partecipazioni incrociate tra società quotate. Il limite, secondo la legge Draghi, è al 3% dei diritti di voto. Perché questa mossa? Per bloccare ogni velleità di scalata da parte di Banca Intesa che nei rumors dei gironi scorsi veniva indicata come una possibile predatrice del Leone di Trieste che invece, secondo altri rumors, sarebbe destinato a finire nelle fauci dei francesi di Axa, caldeggiati, come ai bei tempi, da Vincent Bolloré e, guarda caso, da Mediobanca dove però non c’è più la guida lucida di un uomo come Cuccia. Staremo a vedere, ormai la guerra è dichiarata.

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