Torna la Gola profonda del Pd: “Forse Renzi non sa che…”

E’ un autorevole consigliere del gruppo dirigente del Pd renziano, “ascoltato ma poco seguito”, come ama definirsi lui, che in virtù di un’antica frequentazione, ogni tanto si concede al taccuino dell’amico giornalista, lasciandosi andare a considerazioni non proprio ortodosse per il suo partito, ma molto acute e franche, in cambio di un tassativo rispetto dell’anonimato.

Dunque, che succede nel Pd?

Passami il francesismo: è un troiaio. Ho la sensazione che Renzi abbia perso il ben dell’intelletto, come diceva Collodi. Mi sembra che non si renda conto cosa è successo al referendum. E ormai agisca con poca, pochissima lucidità.

In che senso?

Beh, questa storia di volere le elezioni subito, a tutti i costi (sapendo che dopo la situazione potrebbe essere peggiore di quella attuale perché a quanto sembra nessuno sarà in grado di formare un governo), non è proprio una grande trovata, almeno se si guardano gli interessi del partito democratico.

Perché, gli interessi del Pd e del suo segretario sarebbero divergenti?

Ma, insomma… Il Pd ha tutto l’interesse a recuperare un rapporto con il paese e con il suo elettorato sopratutto quello storico che ormai ci ha voltato le spalle. Non c’è dubbio che dopo la batosta del referendum bisognava portare avanti un dibattito nel partito e una campagna di ascolto del paese. Cose che puntualmente, non si sono fatte. Il segretario, ex premier, oltre a un ego spropositato (ma questo, chi lo conosce, lo sa da sempre) ha un problema di nascondere la polvere sotto il tappeto.

Quale polvere?

Ma scusa… Che la finanziaria sia stata una finanziaria elettorale lo sanno anche i muri. Che abbiamo sforato i parametri europei, idem. E infatti ora l’Europa ci chiede il conto: 3,4 miliardi. Che probabilmente PierCarlo (Padoan, ndr) troverà da qualche parte. PierCarlo non vuole fare un dispetto ai suoi amici della Ue. Mentre Renzi non vuole che si ammetta che la sua finanziaria era in parte fatta male, vorrebbe addirittura aprire un fronte conflittuale con la Ue. Ma lo sa dove ci porterebbe una situazione simile? Ma lo sa cosa ci costerebbe una procedura d’infrazione? I tassi stanno già aumentando… Con un provvedimento europeo sul groppone ci metterebbero in ginocchio…. Suvvìa… E poi c’è la prossima finanziaria, quella di ottobre. Sarà quasi impossibile, a quel punto, rinviare di nuovo l’aumento dell’Iva. E se a farla dovesse essere un governo a guida Pd, come quello attuale, apriti cielo! Altro che Grillo e Salvini… Quindi Renzi vuole andare a votare per evitare che a fare quel passaggio di ottobre sia l’attuale governo prima di andare a votare: sarebbe la pietra tombale sul Pd e sui suoi governi. Se invece il governo che farà la finanziaria di fine anno sarà uscito fresco fresco dalle elezioni avrà davanti un lasso di tempo per far digerire al paese scelte sicuramente impopolari…

Intanto la minoranza interna soffia sul fuoco… E’ la rivincita di D’Alema?

Tutti guardano D’Alema. Tutti pensano a D’Alema. Ma il pericolo vero per il Pd renziano è Emiliano. Quello i voti ce l’ha davvero. Una candidatura di Michele Emiliano alle elezioni significa fargli raccogliere tantissimi voti al sud.  E ricordiamoci che sono stati i voti del sud a far vincere il no… Altro che vocazione maggioritaria del Pd… Rischiamo di prendere il 20%…

Ultima battuta sulle banche…

Lasciamo perdere… Una politica sbagliata completamente. E qui, come ti ho già detto in un’altra chiacchierata, Piercarlo ha le sue colpe. Il Monte dei paschi è ancora “tra color che sono sospesi”, per dirla con il Poeta, e all’orizzonte s’avanza Unicredit che ogni giorno che passa somiglia sempre di più a una grana. Ecco quello delle banche è il problema dei problemi. Bisogna parlarne, ma ora non ho tempo… Alla prossima…

 

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