Come risparmiare sui biglietti con il bus sharing

Nell’era della sharing economy, non poteva mancare anche il bus sharing. Come riporta La Stampa, l’idea di Stefano Bagini, 28enne di una famiglia di noleggiatori di pullman da ben 4 generazioni, è quella di riempire i posti vuoti rimasti sui pullman mettendoli in vendita a prezzi ribassati su Internet.

Come? Grazie a Buustle, una piattaforma innovativa che ha messo a punto e che è anche il nome della sua startup, ma che per il momento è in versione beta. “Contattandoci, gli utenti potranno richiederci il preventivo per il loro viaggio. Noi forniremo i prezzi di varie agenzie partner. Non sempre è detto che quella sotto casa sia la più conveniente”, spiega Bagini al quotidano torinese, affiancato nella sua avventura da Andrea Di Piazza, il responsabile tecnico.

Un esempio: Torino-Parigi a 35 euro. Possibile? “Buustle offre solamente il trasporto ed è a quello che si riferisce il costo. Non sono incluse, cioè, le spese per il vitto e il pernottamento in hotel. Chi acquista la trasferta deve poi aggiustarsi per la notte. Ma in questo modo riempiamo il pullman, l’escursione si fa e l’organizzatore del viaggio non ci rimette, anzi: ha ricavi maggiori”, prosegue Bagini. E i prezzi? “È direttamente l’agenzia a sceglierli. In genere sono allineati con quelli degli altri servizi di mobilità condivisa, come BlaBla Car”.

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