I cinesi sono felici di come vanno le cose, gli europei molto meno…

Siamo nella giusta direzione? È questa la domanda semplice e al tempo stessa complessa a cui cerca di rispondere Jeff Desjardins di Visual Capitalist.

I dati riportati dal blog fanno riferimento al rapporto compilato da Ipsos Public Affairs, che riassume le risposte di 18.110 persone provenienti da 25 Paesi al seguente quesito:

“In generale, direbbe che le cose in questo Paese stiano andando nella direzione giusta o sbagliata?”

A livello globale, il 37% delle persone ritiene che i propri Paesi si stiano dirigendo lungo la “giusta strada”, al di là delle variazioni da Stato a Stato.

Gli intervistati provenienti da Cina e Arabia Saudita sono i più entusiasti, con il 90% e 80% delle persone convinte che la direzione intrapresa sia corretta, anche se resta da vedere in che modo Ipsos si sia accertato della veridicità dei risultati in Paesi dominati da regimi autocratici, sottolinea Desjardins.

Gli Stati Uniti e il Canada sono nel mezzo, con una percentuale positiva rispettivamente del 35% e del 54%.
Europei, messicani, brasiliani e sudcoreani sono invece generalmente i più pessimisti sulle prospettive future.

Quali sono le motivazioni?

Agli intervistati è stato chiesto di indicare le prime tre preoccupazioni su 17 opzioni:

I due principali timori globali sono di natura economica: la “disoccupazione” e la “disuguaglianza e povertà sociale” sono state selezionate rispettivamente dal 38% e il 34% delle persone.

Problemi come il “terrorismo”, “l’ascesa dell’estremismo” e “il controllo dell’immigrazione” sono a sorpresa a metà strada, anche se occorre tenere a mente che i dati sono a livello globale e sono sicuramente più sentiti nei Paesi occidentali che in luoghi come la Cina, la Russia o l’India.

La visione positiva del 37% degli intervistati a livello globale è superiore o inferiore rispetto alle precedenti indagini?

L’esito è fondamentalmente in linea con gli anni passati, risponde Desjardins.

Dal 2010, i risultati sono rimasti sostanzialmente invariati e la percentuale di persone che pensa di essere nella giusta direzione non ha mai superato il 40% a livello globale.

 

FONTE: www.sofiaconfidential.it

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