Il Presidente Mattarella è arrivato oggi a Pechino con una folta delegazione di imprenditori di Confindustria per una visita ufficiale, certamente con valenza politica, ma soprattutto commerciale.
Infatti l’appuntamento chiave del viaggio è il Business Forum Italia-Cina fra la delegazione di Confindustria e una ben più folta selezione di aziende cinesi interessate a far affari con l’Italia.
Dai dati di Eurostat, nel 2015 l’interscambio tra Italia e Cina è stato pari a 38,6 miliardi di Euro, in crescita dell’8,47% rispetto al 2014, con un aumento delle nostre importazioni di circa il 12,3% (28,15 mld di Euro) e una tendenza quasi invariata delle esportazioni (-0,68%, per un totale di 10,42 mld di Euro). Il deficit commerciale è aumentato pertanto del 21,6% (17,7 mld di Euro).
I dati aggregati del 2016 non sono ancora disponibili, ma il trend non è cambiato molto.
Così il viaggio di Mattarella è teso proprio a smussare questo divario e rendere la bilancia commerciale fra i due paesi più equilibrata.
Oltre a Pechino, dove ci sarà anche l’incontro con il presidente cinese Xi, la delegazione italiana visiterà Shanghai, Chongqing [metropoli da 33 milioni di abitanti] e l’antica capitale XiAn [famosa per i guerrieri di terracotta].
Tutte città fortemente industrializzate e dove anche il terziario è ormai di dimensioni importanti; a Shanghai i servizi hanno addirittura superato l’industria come contributo al PIL.