Al via i nuovi voucher: ecco le regole per il lavoro occasionale

Addio ai vecchi voucher, da oggi debuttano il Libretto di famiglia, usato quando il datore di lavoro è una persona fisica, e il Contratto di prestazione occasione (Cpo), dedicato alle imprese e liberi professionisti che non hanno più di 5 dipendenti a tempo indeterminato in azienda.

Il primo passo per accedere a questa modalità di contratto di lavoro è registrarsi sul portale Inps alla voce prestazioni occasionali. Al lavoratore spetta decidere come ricevere il compenso: se, cioè, farsi accreditare sul conto corrente, su un libretto postale o su carta di credito. Ciascun lavoratore può incassare massimo 5mila euro l’anno e il limite è di 2mila e 500 euro per un solo datore di lavoro. Limiti anche temporali: in un anno non si può superare le 280 ore complessive. Per il Libretto di famiglia il compenso minimo stabilito è di 10 euro lordi all’ora, 8 netti.

Per il Cpo il compenso giornaliero non può essere inferiore a 36 euro netti, che è la retribuzione minima per 4 ore di lavoro. Questo vale anche se la prestazione ha una durata inferiore. Per le ore successive il compenso è di 9 euro l’ora, ai quali si devono aggiungere gli oneri a carico del datore di lavoro e un’addizionale dell’1% per gli oneri di gestione della prestazione e dell’erogazione del compenso. Il costo totale diventa quindi 12,29 euro.

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