E’ quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l’ANPAL, sulle previsioni di assunzione delle imprese private dell’industria e dei servizi per il periodo tra luglio e settembre 2017. A 20 anni dalla sua nascita Excelsior è diventato un monitoraggio mensile ma con un orizzonte temporale anche trimestrale, per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro. Un borsino delle professioni richieste dalle imprese, con dati disponibili non solo per settore economico e singola provincia ma anche per ciascuno dei circa 550 centri per l’impiego operanti sui territori.
Per il terzo trimestre di quest’anno, il 17% delle imprese italiane con almeno un dipendente in media nel 2016 (pari a circa 214mila aziende) ha programmato 969.190 entrate che formalizzeranno nel 56% dei casi con contratti a tempo determinato, nel 19% a tempo indeterminato e per la restante parte con contratti di somministrazione e di collaborazione non dipendente. Maggiori opportunità di lavoro si troveranno in Lombardia (20% delle entrare previste), in Lazio (10%) e, a pari merito, in Veneto e in Emilia Romagna (9%).
Agli under 30 più di un’entrata su tre
Sono 339mila le figure giovanili ricercate dalle aziende da inserire tra luglio e settembre di quest’anno, di queste il 23% è considerato difficile da reperire sul mercato. A dare più opportunità di lavoro è soprattutto il settore del turismo che potrebbe destinare ai giovani fino a 8 entrate programmate su 10, seguito dal commercio (78%), e dai servizi alle persone (72%). Ma le difficoltà di reperimento dei candidati ricercati rischia di compromettere i programmi di assunzione delle imprese. Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (88%) ma anche formatori ed insegnati (66%), progettisti e ingegneri (59%): sono queste le prime tre professioni più difficili da trovare tra gli under 30 secondo le previsioni fornite dalle aziende.
I più difficili da trovare per area aziendale
Tornitore di metalli e addetto alle macchine utensili (64% in entrambi i casi ): sono queste le figure più difficili da reperire da destinare all’area aziendale della produzione alla quale è indirizzato il 38% delle entrate programmate. Nei comparti tecnici e di progettazione si fa invece decisamente più fatica a trovare i responsabili di progetto nel settore chimico (90%), i riparatori di ascensori (87%) come pure gli elettrotecnici (78%). L’analista programmatore (74%) è, invece, al top delle difficoltà di reperimento per le aree direzionali e servizi generali. Mentre quasi una ricerca di personale su due rischia di andare in fumo per gli operatori commerciali (54%) e i rappresentanti (45%) destinati all’area vendita, e per gli specialisti della gestione del controllo da inserire nel comparto amministrativo. “Merce” rara vengono invece considerati i cuochi di fast food e gli insegnanti di lingue straniere nelle altre aree aziendali.