Tassa sui rifiuti, eccovi servito il “regalino” post-vacanze

Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, la tassa sui rifiuti diventa sempre più salata. Quanto? Circa 9 miliardi l’anno. Nel corso degli ultimi anni sono state numerose le novità che hanno riguardato il prelievo dei rifiuti: si è passati dalla Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) alla Tia (Tariffa di igiene ambientale); nel 2013 ha fatto il suo debutto la Tares (Tassa rifiuti e servizi) e dal 2014, infine, tutti i Comuni applicano la Tari (Tassa sui rifiuti).

Purtroppo cambia il nome ma non la sostanza: il costo dell’asporto rifiuti, continua ad aumentare: quest’anno le famiglie e le imprese italiane pagheranno appunto oltre 9 miliardi di euro. E gli aumenti che interesseranno le attività produttive doppieranno l’inflazione. I negozi di frutta, i bar, i ristoranti, gli alberghi e le botteghe artigiane subiranno un aumento della tariffa dei rifiuti oscillante tra il 2 e il 2,6%. Per le famiglie, invece, l’incremento sarà leggermente più contenuto. Per un nucleo con 2 componenti la maggiore spesa sarà del 2%, con 3 dell’1,9% e con 4 dello 0,9%. Per l’anno in corso, viceversa, l’inflazione è prevista in aumento dell’1,2%.

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