Pasticcio pensioni, l’Inps chiede i soldi indietro

L’Inps commette un bel pasticcio. L’istituto ha infatti spedito migliaia di lettere chiedendo di restituire soldi pagati in più nelle pensioni. Non si sa ancora quali sono le dimensioni che assumerà il fenomeno ma il rischio è quello che si tramuti in una vera e propria emergenza sociale.

La federazione dei pensionati aderenti alla Confesercenti ha chiesto al presidente dell’Inps chiarimenti in materia, per riuscire a capire quanti pensionati saranno davvero coinvolti dalla vicenda della restituzione dopo l’allarme scaturito dalla notizia che migliaia di lettere sono state spedite per chiedere indietro i soldi pagati in più dall’Inps. La Fipac, nella lettera inviata a Tito Boeri chiede, appunto, di conoscere le dimensioni degli interventi e le motiviazioni dei correttivi da pagare, per evitare nei pensionati allarmismi, poichè, fermo restando il diritto dell’istituto a chiedere la restituzione di quando erogato indebitamente, la legittimità di tale richiesta va anche verificata alla luce della sentenza della Corte di Cassazione.

Nei casi in cui le somme in questione che l’Inps chiede indietro debbano essere restituite potranno essere corrisposte secondo una delle seguenti modalità: compensazione con crediti del pensionato; trattenute sulla pensione (massimo 1/5 della pensione in pagamento mantenendo in ogni caso la salvaguardia del pagamento del trattamento minimo); pagamento con un piano di recupero della durata massima di 24 mesi.

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