Manovra finanziaria: Italia sotto i riflettori, ma non è la sola in Europa

La manovra finanziaria si avvicina

Non è solo l’Italia e la sua manovra finanziaria ad impensierire, come tutti gli anni, gli investitori europei: tutti i governi dell’Unione europea hanno infatti tempo sino a metà ottobre per inviare i propri budget finanziari alla Commisione Ue, chiamata a verificare l’aderenza delle diverse proposte agli impegni presi in sede comunitaria. La Commissione Ue ha poi tempo fino a fine novembre per esprimere il proprio parere.

Italia resta osservata speciale

Con il suo pesante debito pubblico e un governo populista che finora ha reiterato promesse molto costose da mantenere l’Italia è certamente stata finora al centro delle preoccupazioni, come ha testimoniato l’incremento del rendimento sui titoli di stato in emissione in questi ultimi mesi e l’allargamento dello spread Btp-Bund. Anche altri paesi debbono però affrontare sfide importanti.

Anche Spagna e Francia hanno i loro problemi

In Spagna il governo socialista di Pedro Sanchez dopo essere subentrato a quello di Mariano Rajoy a maggio ha già fatto sapere di voler allentare l’austerity preannunciando a Bruxelles che non rispetterà l’impegno di far calare al 2,2% il rapporto deficit/Pil e puntando invece ad un 2,7%. In Francia Emmanuel Macron, alle prese con un deciso calo di popolarità, deve convincere il paese a ridurre i sostegni a famiglie e abitazioni.

Qualche pensiero persino per la Germania

Persino la Germania, che chiude in conti in surplus finanziario da 5 anni, ha qualche problema: per reagire al populismo Angela Merkel e i suoi ministri stanno pensando di garantire le pensioni sino al 2040, mentre le bordate di Donald Trump contro le esportazioni di auto tedesche negli Usa hanno aperto un altro fronte “caldo”. A livello di debito, infine, Italia e Grecia sono destinate a rimanere ampiamente sopra il 100%, con Francia e Spagna che dovrebbero vedere il rapporto calare leggermente attorno al 96%.

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