Manifatture Sigaro Toscano rinuncia a Piazza Affari per ora

Sfuma Ipo Manifatture Sigaro Toscano

Decisamente non c’è un grande feeling tra Luca Cordero di Montezemolo e la borsa: dopo la rinuncia a sbarcare in borsa decisa all’ultimo momento da Ntv – Italo, ceduta al fondo infrastrutturale americano Global Infrastructure Partners (Gip), è ora la volta di Manifatture Sigaro Toscano, società controllata dal gruppo bolognese Maccaferri che conta tra gli azionisti lo stesso Cordero di Montezemolo (che ne è presidente), Piero Gnudi, Aurelio Regina e Marco Valli e che doveva essere una delle poche Ipo previste nei prossimi mesi a Piazza Affari.

Mercati troppo volatili per ora

Invece una nota societaria ha segnalato come “le condizioni economiche e l’attuale volatilità del mercato borsistico non permettono al momento di apprezzare compiutamente il valore di Manifatture Sigaro Toscano”. Niente sbarco a Piazza Affari, dunque, per la società che ribadisce di avere fondamentali “solidi” e che “continuerà il suo percorso di sviluppo, valutando altre possibili leve strategiche, coerenti con un andamento di crescita continua ormai da diversi anni”.

Resta spiraglio aperto per la borsa

Discorso chiuso, dunque? Non del tutto, perché la nota segnala come “la quotazione in Borsa resta in ogni caso, come più volte ricordato, una delle possibili opzioni future”. Per ora però il segmento Star, dove doveva approdare il titolo con un flottante tra il 30% e il 35%, non si arricchirà di un ulteriore nome di prestigio del “made in Italy”, che nel 2017 ha registrato un fatturato di 102,1 milioni di euro e un utile netto di 17,6 milioni, segnando anche nei primi sei mesi del 2018 ulteriori incrementi grazie in particolare al buon andamento dalle esportazioni.

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