Bc Partners apre la gara per Cgr

Il food italiano tira sempre

Il “food” resta tra i settori trainanti dell’economia italiana e tra i più apprezzati dagli investitori di ventura. L’ennesima riprova giunge dall’attenzione che sembra aver calamitato il dossier Cgr (Compagnia Generale Ristorazione), il cui controllo venne rilevato nel 2015 per 300 milioni di euro da Bc Partners dal fondatore Marco Di Giusto (rimasto come azionista di minoranza), L Capital e Paladin Capital Partners e che ora sta per passare nuovamente di mano.

Bc Partners pronta a cedere Cgr

Sarebbero infatti almeno sei i pretendenti pronti a sfidarsi sulla base di una valutazione complessiva superiore ai 700 milioni di euro, secondo indiscrezioni rilanciate dall’agenzia Reuters che cita tra gli altri Carlyle Group, Permira, Onex e Cinven, mentre Apax Partners inizialmente data tra i contendenti sembrerebbe essere uscita di scena.

Si parla di una valutazione record

L’asta, ricorda ancora Reuters, avrebbe dovuto partire già prima dell’estate ma il ritardo non sembra aver influito sulla valutazione del gruppo, cui fanno capo i marchi Old Wild West, Cantina Mariachi, Arabian Kebab, Wiener Haus, Shi’s, Kukkuma Cafè, America Graffiti e Pizzikotto. Cgr ha chiuso il 2017 con 354 milioni di euro di ricavi; l’Ebitda stimato è di circa il 10%. Se così fosse la valutazione a cui mira Bc Partners sarebbe equivalente a circa 20 volte l’Ebitda, un livello decisamente elevato per il settore.

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