Cdp vara nuovo piano industriale, 200 miliardi di risorse per le Pmi nel prossimo triennio

Cdp vara nuovo piano industriale

Via libera al nuovo piano industriale di Cassa depositi e prestiti (Cdp): in arrivo per le Pmi italiane 200 miliardi di nuovi investimenti nel triennio, di cui 110 miliardi di risorse proprie e 90 miliardi da parte di investitori privati e istituzioni. Capitali che nelle intenzioni dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo e del presidente Massimo Tononi consentiranno di sostenere la crescita del Pil italiano, senza peraltro mettere a rischio il risparmio postale affidato a Cdp stessa.

Tria: Cdp attore, non strumento, di politica industriale

Una precisazione condivisa anche dal ministro dell’Economia e finanze, Giovanni Tria, al cui dicastero Cdp fa capo (il Tesoro è socio all’82,77%, le Fondazioni bancarie sono al 15,93%) che ha sottolineato come Cdp darà un contributo importante al paese “per uscire dalla trappola della bassa crescita” ma non costituirà “uno strumento di politica industriale”, essendo piuttosto “un attore di politica industriale, che deve utilizzare le proprie risorse per l’innovazione, per le infrastrutture strategiche, per aiutare l’internalizzazione delle imprese” italiane.

Sarà rafforzato il ruolo del venture capital

Per riuscirvi Palermo e Tononi metteranno a disposizione delle Pmi italiane una nuova serie di strumenti di finanziamento a medio-lungo termine, amplieranno le garanzie dirette per gli investimenti stessi, rafforzeranno Sace e la presenza di Cdp nel settore del venture capital attraverso una Sgr dedicata e fondi per incubatori e acceleratori, varando anche un riassetto degli strumenti di equity col lancio di fondi “di filiera” focalizzati su settori quali meccanica, agroalimentare e “white economy”.

Sarà assicurato equilibrio economico-patrimoniale

Tutti gli interventi previsti, sottolinea il nuovo piano industriale di Cdp, “verranno realizzati assicurando l’equilibrio economico-patrimoniale e, quindi, la piena tutela del risparmio che le famiglie affidano a Cassa depositi e prestiti attraverso Buoni e Libretti postali”. Parole cui fa eco il ministro Tria: “il modello di Cdp si fonda sul risparmio dei cittadini e sugli investimenti, ha un ruolo di salvaguardia e valorizzazione del risparmio, ha contribuito in questi anni ad accrescere la cultura del risparmio delle famiglie”.

Tononi: operazioni straordinarie non sono nostro core business

Nessun investimento azzardato, insomma, e forse per fugare gli ultimi timori anche Tononi ribadisce: “In questo nuovo piano industriale troverete pochissime pagine sulle nostre partecipazioni strategiche. Capisco l’attenzione mediatica e certamente, se sarà il caso, saremo pronti anche ad operazioni straordinarie, ma non è il nostro core business”.

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