Cambiamento climatico, tecnologia e normative: fattori chieve per il futuro

Cambiamento climatico, serve transizione energetica

La trepidazione attorno all’accordo di Parigi è già diminuita e gli impegni e le iniziative attuali appaiono già insufficienti, i progressi troppo lenti mentre alcuni paesi stanno riducendo le loro aspettative. “In questo contesto – notano gli esperti di Degroof Petercam AM – emerge l’assoluta necessità di intraprendere azioni a livello internazionale per l’adozione di politiche di transizione energetica”. I modelli svedese e danese “testimoniano come una transizione verso la diminuzione del consumo di carbone è possibile, attraverso la tassazione delle emissioni di carbone combinata alla riduzione complessiva della pressione fiscale”.

Politica e fisco leve per favorire crescita sostenibile

La politica e la strategia fiscale incorporano quindi il modo con cui si andranno ad affrontare le vere sfide climatiche. Ricerca e sviluppo restano peraltro fondamentali per fornire ai paesi la possibilità di allinearsi su una comune traiettoria sostenibile, come la riduzione del riscaldamento globale a 2 gradi Celsius. “Il ritmo con cui si deve giungere a questo obiettivo deve accelerare, tramite l’integrazione di approcci sempre più innovativi, come la cattura e lo stoccaggio delle emissioni di carbonio”.

Investire sulle rinnovabili ma anche sul settore agricolo

Quanto alle energie rinnovabili, grazie alla rapida diminuzione dei costi stanno guadagnando terreno nell’attuale utilizzo di diverse fonti energetiche, mentre gli elevati costi fissi porteranno il carbone a una morte lenta ma certa. Ma l’urgenza di agire nel campo del cambiamento climatico è dettata anche “dalla necessità umana di assicurare il diritto al cibo anche alle generazioni future”. In questo senso il settore agricolo “è fronte principale per tutte le sfide che riguardano la crescita demografica, il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare”.

Investimenti sempre più sostenibili e responsabili

In anni recenti, notano ancora gli esperti di Degroof Petercam AM, “abbiamo avuto un’accelerazione delle proposte normative in materia di sostenibilità e responsabilità delle società finanziarie e non”. La tendenza strutturale verso gli investimenti sostenibili e responsabili “è innegabile” e la stessa Commissione Ue ha chiaramente espresso le sue ambizioni in materia pubblicando il suo Action Plan la scorsa primavera. Esso mira a stabilire il dovere di tenere conto delle sfide Esg e va a modificare le principali direttive che oggi disciplinano il settore finanziario, quali la Mifid II, la Idd, l’Ir o la Solvency II. Rappresenta pertanto un cambiamento di paradigma per tutti gli attori del settore finanziario e conferma la nostra percezione che sarebbe imprudente sottovalutare gli sviluppi normativi nel settore della sostenibilità.

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