Lusso, nuove acquisizioni in vista per il comparto degli orologi

Orologi di lusso, scocca l’ora delle acquisizioni

Le valutazioni sempre più elevate del settore del lusso e in particolare del comparto dell’orologeria potrebbero favorire nuove operazioni di fusione e acquisizione. Ne sono convinti gli analisti di Berenberg che in un report segnalano come continuino a circolare voci di un interesse per il marchio Patek Philippe, finora controllato dalla famiglia Stern.

Patek Philippe può fare gola a molti

Di ufficiale per ora non c’è nulla, ma se davvero Patek Philippe dovesse finire nel mirino dei colossi del settore come Swatch (che già controlla i marchi Omega e Breguet), Richemont (a cui fanno capo Cartier, Baume & Mercier, Iwc e Officine Panerai), Kering (che può già vantare marchi come Boucheron e Girard-Perregaux) o Lvmh (che possiede Zenith e Tag Heuer) quale sarebbe la valutazione giusta?

Non è da escludere un matrimonio svizzero

Sempre secondo Berenberg Patek Philippe può valere tra 7 e 9 miliardi di euro, pari a multipli tra 5,3 e le 6,9 volte il fatturato (attorno 1,5 miliardi di franchi l’anno, circa 1,3 miliardi di euro). Non è tuttavia da escludere un “matrimonio” tutto svizzero: secondo voci riprese dalla stampa di settore Patek Philippe piace anche a Rolex, a sua volta ancora sotto controllo di un trust familiare e che può vantare un fatturato più che triplo: 5,2 miliardi di franchi (circa 5,9 miliardi euro).

Tante le potenziali prede di lusso

Tra gli altri nomi che potrebbero recitare il ruolo di prede gli analisti citano poi Breitling (acquisito due anni fa dal fondo di private equity Cvc Capital Partners che però potrebbe approfittare degli elevati multipli per disinvestire con una congrua plusvalenza), Audemars Piguet, Chopard, Chanel, H. Mosier & Cie e infine Christophe Claret. Sarebbe dunque solo questione di tempo per poter vedere nuove acquisizioni miliardarie.

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