Palestra, yoga e pilates solo online fino a settembre
Palestre, difficile riapertura prima dell’estate
La notizia non farà piacere a chi come Technogym produce attrezzature (o come Basicnet abbigliamento) per uso sportivo. Per palestre e centri yoga e pilates, in queste settimane impegnati in una corsa contro il tempo per cercare di digitalizzare la propria offerta di servizi organizzando lezioni online gratuite per chi era già abbonato (in futuro potrebbero forse essere organizzati corsi online a pagamento), la speranza di riaprire prima dell’estate sembra remota.
Technogym e Basicnet soffrono incertezza in borsa
Più probabile una riapertura, graduale, da settembre e sempre conservando la doppia opzione dello “smart fitness” online e dell’accesso alla palestra per gruppi ridotti con le giuste distanze tra macchine e utenti. Sarà anche per questo che Technogym negli ultimi 3 mesi ha perso oltre il 50%, anche se oggi rimbalza con decisione di oltre il 3% (mentre il Ftse Mib ha progressivamente ridotto il suo recupero a circa lo 0,8%) e Basicnet dopo il -36,5% nell’ultimo trimestre anche oggi perde l’1,15%.
Un settore che vale 10 miliardi, il triplo del calcio professionistico
Quello dello sport agonistico e non è del resto un settore in forte difficoltà, con un numero crescente di federazioni che chiedono al governo che gli eventuali aiuti non riguardino solo il “pianeta calcio” che coi suoi 4,5 miliardi di euro di fatturato (di cui 3,4 miliardi per il solo calcio professionistico) pesa sul Pil una frazione rispetto alle palestre, che tutte insieme valgono circa 10 miliardi di euro di fatturato l’anno. Anche se il “pianeta calcio”, secondo la Figc, muove in realtà un indotto ancora maggiore, di oltre 18 miliardi di euro che in parte potrebbero rimettersi in moto nel caso di una riapertura dei tornei, a porte chiuse, già da questa estate.
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