Fase 2: viaggi in treno sì, ma solo a precise condizioni

Fase 2, si torna a viaggiare anche tra regioni

Fase 2, si può tornare a viaggiare tra comuni e regioni italiane? La risposta è affermativa: dal 4 maggio sono nuovamente consentiti gli spostamenti tra Comuni e Regioni, purché sempre e solo per comprovati (modulo di autocertificazione in tasca!) motivi di lavoro, salute o necessità, compreso in quest’ultimo caso l’ormai famosa visita ai congiunti (che per motivi di privacy non potranno essere identificati, col rischio latente di un “liberi tutti”).

In treno obbligatori mascherina e distanziamento

Restano tuttavia valide sia il divieto di assembramento, sia le misure di distanziamento sociale: uso della mascherina filtrante (o un mancanza l’uso di foulard o sciarpe, purché di stoffa, con cui coprire naso e bocca) e osservanza di una distanza di almeno un metro tra le persone. Per chi viaggia in treno l’osservanza delle regole, ricordano Trenitalia e RFI, è condizione indispensabile per poter fruire del servizio, vale a dire che se sarete senza mascherina o vi manterrete a meno di un metro di distanza da altre persone, controllore e personale a bordo treno può avvisare la cabina di comando, far fermare il treno alla prima stazione utile e fare scendere i trasgressori.

L’uso dei guanti è comunque consigliato

Ovviamente sul 60% circa dei convogli Trenitalia che sono tornati a viaggiare, solo il 50% dei posti a sedere potrà essere occupato (come in metropolitana), con chiari segnali rossi di divieto sui posti da lasciare liberi. L’uso dei guanti è al momento obbligatorio in Lombardia, mentre resta solo fortemente consigliato nelle altre regioni italiane. I documenti di viaggio al momento sono tutti nominativi, per poter identificare tutti i passeggeri e gestire eventuali casi di presenza a bordo di casi sospetti o conclamati di positività al coronavirus.

Italo Treno rimborsa i biglietti fino a inizio marzo

Nelle stazioni restano chiuse le sale d’attesa, non ci si può sedere sulle panchine, le scale mobili sono accessibili solo occupando i gradini contrassegnati in verde ed evitando di usare gli ascensori. Rimodulata anche l’offerta di Italo Treno, che ha previsto il rimborso dei biglietti per i viaggi da e per Lombardia, Veneto e Emilia Romagna acquistati entro il 2 marzo 2020, mentre per i viaggi da e per qualsiasi altra zona del territorio nazionale sono rimborsabili i biglietti acquistati fino al 9 marzo 2020 (incluso).

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