Recovery Fund, oggi la Commissione Ue dice la sua

Recovery Fund, Commissione Ue dice la sua

Nonostante il rumore di sottofondo di talune forze politiche, in Italia e in Europa, il Recovery Fund europeo già sostenuto con forza da Francia e Germania sembra destinato a decollare realmente e a poter rappresentare la vera ancora di salvezza per un’economia italiana. La Commissione Ue proporrà oggi all’Eurogruppo (che la scorsa settimana aveva già dato via libera al Mes non condizionato per gli aiuti sanitari e al Sure, il fondo temporaneo europeo anti disoccupazione) la propria proposta.

500 miliardi di sovvenzioni e 250 miliardi di prestiti

Proposta che secondo le anticipazioni dell’agenzia tedesca Dpa (che cita “fonti ben informate”) può essere così riassunta. Il fondo avrà un valore complessivo di 750 miliardi di euro (rispetto ai 500 miliardi proposti da Emmanuel Macron e Angela Merkel), di cui 500 miliardi di sovvenzioni (“grant”) e 250 miliardi di prestiti, finanziandosi tramite eurobond emessi dal fondo stesso e garantiti in solido dai paesi dell’eurozona. All’Italia in particolare potrebbero essere concessi sino a 81,8 miliardi di sovvenzioni e 90,9 miliardi di prestiti, per un totale di circa 172,7 miliardi di euro.

Italia maggiore beneficiaria potenziale, se starà alle regole

Soldi che né l’Italia né altri paesi potranno naturalmente spendere unicamente a propria discrezione, per evitare che i capitali così raccolti vadano a finanziare misure come Quota 100 o il reddito di cittadinanza che nulla hanno a che vedere con l’emergenza Covid-19 e la necessità di rilanciare l’economia. Per accedere alla “Recovery and Resilience Facility”, i futuri paesi Ue beneficiari dovranno infatti ottenere preventivamente dalla Commissione Ue l’approvazione di un piano di spesa che rifletta alcune delle priorità europee, come il Green New Deal. Basterà per ottenere il via libera dei “frugali” del Nord Europa o quella della Commissione Ue servirà solo come proposta alternativa per convincere Austria, Olanda e alleati ad accettare la proposta di Francia e Germania?

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