Austria resta off limits per chi proviene dall’Italia

L’Austria tira dritto, frontiere chiuse con l’Italia

Se la Grecia sembra averci ripensato e ha deciso che aprirà dal 15 giugno anche ai turisti provenienti dall’Italia, ad esclusione delle quattro regioni che l’Europa considera ancora aree a rischio (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), l’Austria tira dritta per la sua strada e per il momento non fa ancora sapere se dal 15 riaprirà o meno.

Per chi arriva dal “bel paese” quarantena obbligatoria

Di certo fino al 14 sera chiunque provenga dall’Italia, non importa se dalla Valle d’Aosta o dalla Sicilia, entrare in Austria è possibile solo mostrando i risultati di un recente tampone o mettendosi in quarantena per 14 giorni. Restrizioni, ha precisato ieri sera il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg, per cercare di fugare accuse di discriminazioni, che valgono anche per gli austriaci che volessero rientrare in patria dopo essere stati a Sud del Brennero.

Vienna strizza l’occhio a Germania, Svizzera ed Est Europa

Via libera invece per chi arriva in Austria provenendo da Germania, Svizzera, Liechtenstein, Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca: “verso di loro non ci saranno più controlli”, ha sottolineato Schallenberg. Vienna in queste settimane appare del resto impegnata a cercare di consolidare un “corridoio” economico che rafforzi il suo tradizionale ruolo di porta d’accesso all’Est Europa nei confronti in particolare degli investitori tedeschi e anche i flussi turistici rientrano in tale disegno. “Non è una decisione contro l’Italia”, ha provato a smorzare Schallenberg, “l’obiettivo resta l’apertura, appena i dati lo consentiranno”.

Schallenberg: austriaci, trascorrete le ferie in patria

Ma visto che nel Nord Italia ed in Lombardia in particolare i contagi non accennano a diminuire, non si vede quando e come Vienna potrà cambiare idea. Nel frattempo, incidentalmente, l’Austria prova a guadagnare quote di mercato ai danni del “Bel Paese” in tutti i settori possibili, dal turismo alla finanza. Ma questo Schallenberg evita di sottolinearlo ed anzi raccomanda “comunque di trascorrere le vacanze preferibilmente in Austria” ai propri concittadini. Dalla crisi del coronavirus, insomma, non usciremo migliori e sicuramente non usciranno migliorati i rapporti italo-austriaci.

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