The Italian Sea Group vara Geco, a fine anno arriva in borsa?

The Italian Sea Group vara Geco

La cantieristica italiana non si arrende, nonostante la crisi portata dall’epidemia di coronavirus e dall’impatto, pesante, all’attività crocieristica e da diporto. In tal senso è da ritenere un segnale benaugurante il varo avvenuto pochi giorni fa a Marina di Carrara del Geco, un megayacth charter da 55 metri che si aggiunge alla flotta Admiral (finora forte di 25 yacth varati), marchio di punta di The Italian Sea Group, gruppo italiano attivo fin dal 1920 nella costruzione e refit di motoryacht e navi fino a 100 metri.

Avviata progettazione yacht con Lamborghini

Il Geco è l’ultimo progetto presentato dal gruppo (che possiede anche i marchi Tecnomar e Nca Refit, quest’utimo attivo nel refitting e riparazione di super yacth) che in questo periodo ha annunciato numerose novità, a partire da una partnership con Automobili Lamborghini per progettare e realizzare un nuovo yacth della flotta Tecnomar, il Tecnomar for Lamborghini e da un finanziamento per un importo massimo di 20 milioni di euro sottoscritto con Unicredit e Deutsche Bank a supporto del piano pluriennale di investimenti.

Sbarco in borsa atteso per fine anno

Finanziamento che consentirà a The Italian Sea Group (attualmente forte di circa 300 dipendenti diretti e altri 800 collaboratori dell’indotto) di espandere i propri spazi produttivi per incrementare la capacità produttiva e far crescere l’attività di refitting effettuata in bacino di carenaggio da un team specializzato di 45 addetti. Nel frattempo il gruppo, con un giro d’affari di 84 milioni e un utile netto di circa 1,3 milioni, ha anche messo in cantiere il processo che dovrebbe portarlo a debuttare sul listino azionario di Milano tra fine anno e inizio 2021, in scia all’arrivo dei cantieri Sanlorenzo, lo scorso dicembre.

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