Chi era Paul Allen, la mente di Microsoft morto a 65 anni per un linfoma

Si è spento Paul Allen

Era stato con Bill Gates il co-fondatore di Microsoft nel 1975, ieri Paul Allen, da tempo sofferente di un linfoma non-Hodgkin, è morto all’età di 65 anni secondo quanto ha annunciato una nota della sua società d’investimento, Vulcan Inc. Allen aveva un patrimonio personale di 26,1 miliardi di dollari, aveva lasciato il ruolo di vice presidente operativo di Microsoft nel 1983 a causa di un precedente linfoma non-Hodgkin a cui era riuscito a sopravvivere, poi era stato nuovamente aggredito dal male nel 2009, vincendolo ancora una volta.

La mente di Microsoft

Allen nel corso degli anni aveva ridotto la sua partecipazione in Microsoft per effettuare numerosi investimenti e devolvere fondi in beneficenza, come nel caso di una donazione da 100 milioni di dollari alla ricerca sul cervello e di un’altra da 25 milioni di dollari alla ricerca di vita extraterrestre. Nei primi anni di attività di Microsoft Allen ricopriva il ruolo di “mente”, mentre Gates era noto per essere il “genio del marketing” dell’azienda.

Vulcan, il maggior family office d’America

Anche dopo aver lasciato il ruolo di responsabile della ricerca e dello sviluppo di nuovi prodotti, Allen era rimasto nel board di Microsoft fino al 2000 e dopo tale data ricopriva la carica di senior strategy advisor per la sua ex società. Vulcan, fondata nel 1986 per sovraintendere ai suoi investimenti dopo Microsoft, negli anni era diventata il più importante family office statunitense con investimenti in tutto il mondo e in settori che spaziavano dall’immobiliare all’industria spaziale. Ad Allen faceva capo anche una tra le più importanti collezioni d’arte d’America: in una mostra del 2006 espose 28 lavori tra cui alcuni di Pablo Picasso, Claude Monet e Roy Lichtenstein.

Arte, bella vita e sport

Ma l’ex cofondatore di Microsoft non aveva certo rinunciato a godersi la vita, tanto che il suo mega-yacht era avvistato spesso nei più rinomati porti turistici al mondo. Tra gli affari più azzeccati che gli consentirono di coniugare passione sportiva e business, vi fu l’acquisto della squadra di basket Portland Trail Blazers ne 1988 per 70 milioni di dollari, squadra che secondo Forbes vale attualmente 1,3 miliardi di dollari.

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