Genova: saranno Salini Impregilo e Fincantieri-Italferr a rifare il Ponte Morandi

Morandi: Salini Impregilo e Fincantieri Italferr vincono la gara

Saranno Salini Impregilo e Fincantieri Italferr a costruire il nuovo ponte Morandi: lo ha ufficializzato in giornata il decreto firmato dal sindaco di Genova, e Commissario per la ricostruzione, Marco Bucci. Bucci ha inoltre “decretato di disporre l’anticipata esecuzione delle attività propedeutiche di indagine, progettazione, bonifica bellica, aree e piste di cantiere e risoluzione delle interferenze, nonchè quelle di coordinamento e interfaccia con l’appalto di demolizione, subordinando l’operatività di tale clausola alla sottoscrizione per accettazione da parte degli operatori economici aggiudicatari”.

Il costo dei lavori sarà di 202 milioni di euro

Il Commissario inoltre stabilito “di disporre che venga sottoscritto un unico contratto per l’appalto di demolizione e quello di ricostruzione, nella eventualità che gli operatori economici interessati trovino accordo entro il 31 dicembre” e “di disporre che in caso di mancato accordo venga stipulato il relativo contratto per la sola attività di ricostruzione con la costituenda struttura giuridica da parte degli aggiudicatari”. Il costo del progetto presentato, con relativo cronoprogramma, dalla cordata vincitrice (alla gara avevano partecipato anche Cimolai e Calatrava) è di 202 milioni di euro. A Piazza Affari il titolo Salini Impregilo ha poi chiuso la giornata in calo dell’1,57% a 1,25 euro per azione, vale a dire oltre il 60% al di sotto dei livelli di 12 mesi or sono, mentre Fincantieri ha chiuso a 0,928 euro (-0,43%), poco meno del 30% al di sotto delle quotazioni di un anno fa.

Lavori dureranno 12 mesi una volta completata demolizione

La cordata Salini Impregilo – Fincantieri Italferr si è inoltre detta disponile a iniziare le opere di risoluzione di interferenze e di spostamento dei sotto servizi il primo febbraio del prossimo anno e di determinare il completamento dell’impalcato in quota entro il mese di dicembre 2019. Il completamento dell’opera è invece previsto dopo 12 mesi dal momento in cui l’area verrà resa disponibile, una volta completate le attività di demolizione, affidate da sabato scorso a Fagioli, Omini, Vernazza, Ipeprogetti e Ireos per 19 milioni di euro.

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