Apple cade trascinando con sè fornitori e concorrenti

Apple, il 2018 si chiude peggio del previsto

Apple, la festa è finita? Il titolo oggi cade sui minimi a un anno e mezzo a Wall Street tornando a 143,9 dollari per azione, segnando così un -8,8% dalla chiusura precedente (il risultato giornaliero peggiore degli ultimi tre anni), dopo che per la prima volta da quasi 20 anni la società ha dovuto lanciare un “warning” rivedendo al ribasso le attese sulle vendite del quarto trimestre dell’anno appena concluso a 84 miliardi di dollari (da una precedente indicazione di 89-93 miliardi e contro gli 88,3 miliardi registrati un anno prima).

Pesano frenata Cina e poche novità per iPhone

Ad annunciare la frenata è il Ceo Tim Cook, che ha citato la frenata dell’economia cinese come causa della revisione al ribasso delle stime, ma anche la percezione che l’upgrade offerto dal nuovo modello di iPhone è stato percepito in molti mercati sviluppati come inferiore a quanto preannunciato da Apple stessa. Il crollo di Apple si sta riverberando anche sui suoi fornitori e concorrenti.

Segni negativi anche per fornitori e concorrenti

In Europa Ams (che produce i sensori ottici per gli iPhone) crolla del 22,11% a Zurigo a soli 18,35 franchi svizzeri per azione, mentre Dialog Semiconductor, che fornisce componenti per la gestione della batteria, perde il 9,85% a Francoforte a 19,55 euro; Stmicroelectronics dal canto suo a Milano lascia sul terreno il 10,59% ritornando a 10,85 euro. Stamane in Asia erano già calate SK Hynix (-4,8%), Samsung Electronics (-2,97%), Hon Hai Precision Industry (-1,71%) e Taiwan Semiconductor Manufacturing (-1,82%).

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