Economia globale, crescita sincronizzata e sostenuta nonostante le incertezze politiche

A cura di Ubp

La crescita globale prosegue la sua avanzata nel secondo trimestre, trainata dalla tendenza positiva in atto negli Stati Uniti, dalla vivace attività in Asia e da prospettive più rassicuranti per l’Eurozona. La crescita appare sostenuta e sincronizzata nelle principali regioni, grazie a un’attività più solida nel settore manifatturiero e alla tendenza positiva dei consumi.

La crescita statunitense dovrebbe rimanere sul trend del 2%-2,5% grazie ai consumi vivaci e ai livelli elevati di fiducia delle imprese nel settore manifatturiero e in quello dei servizi. I fondamentali si confermano positivi per i consumatori, con l’economia che è prossima alla piena occupazione e con il mercato immobiliare che appare in buona salute.

Le prospettive per i paesi emergenti appaiono piuttosto stabili nei prossimi trimestri, nonostante i timori di un maggiore protezionismo nei paesi sviluppati. La crescita si è stabilizzata grazie ai consumi e alla politica economica accomodante degli ultimi mesi. Inoltre, il settore manifatturiero sta vivendo una fase positiva e le esportazioni sono migliorate, soprattutto in Asia. La crescita in Cina dovrebbe stabilizzarsi attorno al 6,5% grazie a una forte economia dei consumi e agli investimenti globali.

Dopo l’incontro tra Trump e Xi Jinping si sono poi alleggeriti i timori di una «guerra fredda» sul commercio e sui cambi tra le due grandi potenze economiche. Nel frattempo la Cina continua a stringere i freni della politica monetaria nell’intento di ripulire il settore bancario, impedire altre bolle speculative nel mercato immobiliare e stabilizzare i flussi di capitali. Tra i Mercati Emergenti l’Asia continua a presentare le prospettive più interessanti grazie alla Cina e all’India. La situazione economica di Brasile e Russia è leggermente migliorata, ma la volatilità dei prezzi delle materie prime e l’instabilità politica rallentano l’uscita dalla recessione. Inoltre, i recenti sviluppi geopolitici in Medio Oriente hanno ridotto la probabilità di un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia.

Anche nell’Eurozona migliorano le prospettive nonostante le incertezze politiche. La fiducia delle imprese è risalita nel settore manifatturiero e in quello dei servizi e la propensione ai consumi ha recuperato, sostenuta dal miglioramento del mercato del lavoro. Si prevede una ripresa degli investimenti di capitale in seguito a una più salda domanda globale e, mentre i dati economici di Stati Uniti e Regno Unito hanno dato segnali di stabilizzazione nelle ultime settimane, quelli dell’Eurozona suggeriscono una continua accelerazione dell’economia.

L’inflazione nell’Eurozona ha registrato un significativo rimbalzo nel primo trimestre di quest’anno grazie all’aumento del prezzo del petrolio e dovrebbe oscillare tra l’1,5% e il 2% su base annua. L’inflazione core è tuttora bassa (vicina all’1% annuo), ma le pressioni deflazionistiche sono state rimosse. La politica della BCE ha assunto toni meno aggressivi con gli acquisti di obbligazioni che sono stati ridotti nel secondo trimestre (da 80 a 60 miliardi di euro); si prevede che le dichiarazioni dell’istituto centrale di Francoforte diventino molto meno accomodanti nel prossimo trimestre e che la sua politica adotti un corso più neutrale l’anno prossimo, dal momento che la crescita e l’inflazione dovrebbero normalizzarsi.

Alla luce di questa crescita globale solida e sincronizzata che sostiene le valutazioni elevate delle azioni e gli spread ridotti delle obbligazioni societarie continuiamo a preferire le azioni alle obbligazioni – benché i fondamentali dei bond corporate evidenzino pochi segni di stress – poiché la previsione di un aumento della volatilità dei tassi crea un contesto difficile per le performance del reddito fisso.

Consapevoli inoltre delle valutazioni elevate nelle regioni e nelle principali asset class, riteniamo che le strategie “alternative” siano sempre più importanti, sia per contenere il rischio sia come fattori di performance future.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!