UniCredit, rischio patti chiusi

Sembra voler partir male la settimana, in scia alle borse asiatiche, anche le principali piazze finanziarie europee, a metà seduta, segnano un leggero segno negativo. Acquisti invece per il comparto banche, con le due big italiane: UniCredit e [s]Intesa Sanpaolo[/s], che guadagnano oltre il punto percentuale.

Una settimana decisiva per UniCredit, che giovedì 12 febbraio vedrà riunirsi il consiglio di amministrazione, il quale probabilmente affronterà le nomine del nuovo board del gruppo. Intanto si è creata una nuova rottura tra i maggiori azionisti di UniCredit, la Fondazione “Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona , che detiene il 5.009% delle azioni, alla scadenza del termine massimo per approvare la manovra di rafforzamento patrimoniale di UniCredit, ha fatto dietro front, non appoggiandola. Una manovra che lo stesso Paolo Biasi, numero uno di [s]CariVerona[/s] , motivata dalle divegenze sulla conferma dell’attuale presidente di UniCredit, [p]Dieter Rampl[/p]. Una decisione che non ha però bloccato l’operazione, che grazie al voto degli altri azionisti del gruppo, dovrebbe procedere regolarmente. Il prossimo consiglio di amministrazione sarà probabilmente all’insegna del nervosismo, ed a questo punto non ci sarà da meravigliarsi di possibili patti di tipo “close”, tra i maggiori azionisti di Piazzale Cordusio, che adesso dovranno uscire allo scoperto, facendo nomi e cognomi dei manager del prossimo Board di UniCredit.

Continuano intanto le stime sulle possibili perdite delle due grandi banche svizzere, [s]Credit Suisse[/s] e [s]UBS[/s], con le cifre che comunque si aggirerebbero intorno ai 19 miliardi di euro. Dati, che saranno resi noti questa settimana, quando entrambe presenteranno ufficialmente i risultati annuali.

Una giornata storica invece per la Repubblica si San Marino, che a partire da oggi, non avrà più il [a]segreto bancario[/a]. La “[a]Black List[/a]” dei paesi invisibili si stà ora mai accorciando, anche altri paradisi fiscali hanno deciso di aprire lentamente i propri numeri al mercato, ed al fisco, come nel caso del Lichtenstein, che ha deciso di abbassare il livello di segretezza sui propri dati nei confronti di alcuni paesi.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 68.6 EUR +1.58%
American Express Nyse 17.93 USD +5.28%
Anima Borsa Italiana 1.44 EUR 0.00%
Axa Euronext 13.15 USD +1.58%
Azimut Borsa Italiana 4.01 EUR +0.69%
Banca Generali Borsa Italiana 2.78 EUR +3.24%
Bank of NY Mellon Nyse 28.41 USD +3.34%
Barclays Lse 6.29 USD +3.11%
BlackRock Nyse 122.49 USD +5.34%
BNP BNP 29.05 EUR +4.89%
Citigroup Inc Nyse 3.91 USD +10.7%
Credit Agricole Euronext 9.50 EUR +3.26%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 32.54 CHF +2.65%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 21.72 EUR +4.95%
Dexia Euronext 2.36 EUR +5.83%
Fortis Euronext 1.45 EUR +7.63%
FT Inv. Nyse 56.48 USD +5.06%
Goldman Sachs Nyse 96.57 USD +4.00%
Henderson Lse 79.75 GBp +8.87%
HSBC Investments Lse 549.5 GBp +1.85%
ING Euronext 6.65 EUR +3.97%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 2.41 EUR +4.10%
Invesco Nyse 14.21 USD +3.72%
Janus Capital Group Nyse 6.63 USD +14.1%
Jp Morgan Nyse 27.63 USD +12.5%
Julius Baer Swiss Market Exchange 30 CHF -9.69%
Legg Mason Nyse 16.44 USD +4.51%
Man Group Lse 209.7 GBp +2.56%
Mediobanca Borsa Italiana 7.24 EUR +1.61%
Mediolanum Borsa Italiana 3.01 EUR -0.08%
Morgan Stanley Nyse 22.87 USD -1.38%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1.03 EUR +0.68%
Natixis Euronext 1.18 EUR +2.25%
Nordea bank Omxnordicexchange 48.70 SEK +7.03%
Raiffeisen Wiener Borse 14.91 EUR -1.25%
Schroders Lse 755.5 GBp -3.01%
Skandia (Old Mutual) Lse 59.8 GBp +2.57%
State Street Nyse 30.49 USD +10.7%
Ubs Swiss Market Exchange 12.98 CHF -0.15%
UniCredit Borsa Italiana 1.34 EUR +3.14%

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