Etf, in europa raccolta in contrazione ad aprile

I flussi legati al mercato europeo degli ETF hanno registrato una netta decelerazione ad aprile. La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) durante il mese si è attestata a 4,4 mld di euro, il livello più basso da dicembre 2016. E’ quanto emerge dall’analisi dei flussi sugli Etf elaborata da Lyxor, che specifica poi come le masse in gestione complessive sono in aumento dell’11% rispetto alla fine dello scorso anno, portandosi a 572 mld di euro, compreso il contributo positivo della performance di mercato (4%). L’azionario europeo e globale ha beneficiato di valutazioni interessanti rispetto agli Stati Uniti.

Gli afflussi negli ETF azionari sono scesi a 2,7 mld di euro. Ciò è probabilmente attribuibile ai disinvestimenti per 1,6 mld di euro dalle azioni USA, in un contesto di valutazioni eccessive e incertezza politica nel paese. L’attenuarsi del rischio politico in Europa ha giovato agli ETF azionari del continente, che hanno raccolto nuovi capitali su base netta per 2,4 mld. I significativi afflussi negli ETF globali a 1,1 mld di Euro hanno continuato a riflettere l’accresciuto ottimismo in uno scenario economico favorevole. Gli ETF azionari dell’Asia Pacifico hanno evidenziato una ripresa, con investimenti per 190 mln dopo la pubblicazione di solidi dati a sostegno di un giudizio positivo per la regione. Per quanto concerne l’azionario dei mercati emergenti, gli afflussi sono calati a 768 mln, poiché le prospettive della Cina hanno destato interrogativi e i prezzi del petrolio hanno evidenziato volatilità. Questi afflussi hanno riguardato quasi esclusivamente gli ETF su indici azionari diversificati dei mercati emergenti. Gli ETF Smart Beta hanno nuovamente conosciuto un’inversione di tendenza con investimenti per 212 mln di Euro. Gli afflussi negli ETF generatori di reddito si sono rivelati significativi (446 mln di Euro) in un contesto di rendimenti in calo, laddove i flussi verso gli ETF Value sono rimasti negativi a quota -164 mln di euro.

Anche gli ETF obbligazionari hanno registrato afflussi inferiori, a 1,3 mld di euro. È interessante notare come questi abbiano riguardato perlopiù gli ETF sul debito dei mercati emergenti, con investimenti per 950 mln di euro in un contesto di continua ricerca di rendimento. In un panorama politico meno rischioso, i flussi verso gli ETF sui titoli di Stato europei sono divenuti positivi, con una NNA di 212 mln di Euro. La stessa dinamica ha interessato anche gli ETF ad alto rendimento, che hanno registrato una NNA pari a 186 mln. Dopo aver raggiunto a marzo il record di raccolta su un periodo di 11 mesi, gli ETF sulle obbligazioni societarie investment grade hanno visto una netta inversione di tendenza con deflussi per 169 mln. Con il profilarsi della normalizzazione della politica monetaria negli Stati Uniti, i flussi verso gli ETF indicizzati all’inflazione sono tornati in territorio negativo con disinvestimenti per 215 mln.

Gli ETF su commodity, ed in particolare quelli con esposizione diversificata, hanno attirato investimenti piuttosto significativi per 372 mln di euro.

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