Piazza Affari col fiatone: correzione in vista o solo una pausa del rialzo?

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di Finanza Operativa 12 Maggio 2017 | 10:00

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com dell’11 maggio 2017

L’indice Ftse Mib ha provato ad avvicinare nuovamente la soglia dei 21.700 punti ieri, ma per il momento non riesce a trovare un posizionamento stabile oltre area 21.500. Quali sono le sue attese nel breve?
Fermo restando che il trend di fondo resta impostato al rialzo, vedo l’indice Ftse Mib con il fiatone. Sarebbe più che salutare a questo punto una fase laterale di consolidamento e in quest’ottica vedo l’area dei 21.500 come baricentro di oscillazione del trading range che potrebbe svilupparsi. Quest’ultimo però non dovrà essere troppo prolungato nel tempo affinchè il Ftse Mib possa proseguire nell’uptrend. Al rialzo i prossimi obiettivi sono a 21.750 punti prima e in seguito oltre i 22.000 punti, con possibile picco in area 22.250/22.300. Per contro, l’eventuale violazione dei 21.300 punti potrebbe riportare i corsi prima al di sotto dei 21.000 punti verso i 20.890 punti e in seguito più in basso verso i 20.500, con conseguente inversione di medio termine.
La mia view è neutrale in questo momento e mi aspetto che il Ftse Mib possa rimanere in stand-by senza registrare forti movimenti nè al rialzo nè al ribasso.

Unicredit ha festeggiato la buona trimestrale, ma nei giorni scorsi è salito anche Intesa Sanpaolo dopo i conti dei primi tre mesi dell’anno. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Dal punto di vista tecnico Unicredit ha disegnato uno spinning top che potrebbe preludere ad una correzione di breve termine tale da riportare i corsi al di sotto dei 16 euro ovvero al test del supporto dinamico ascendente di breve termine.
Nel breve mi aspetto prese di beneficio prima che il titolo possa riprendere a salire, tenendo presente che ritorni al di sotto di quota 16 euro saranno da sfruttare per nuovi acquisti.

Intesa Sanpaolo ha superato a quota 2,8 euro un’importante resistenza statica di lungo termine e lo ha fatto con volumi superiori alla media. In ottica di breve, visto anche l’ipercomprato tecnico, potremmo assistere ad una fase laterale di consolidamento che sarebbe salutare, e in seguito Intesa Sanpaolo potrebbe proseguire nell’uptrend iniziato nella seconda metà del mese scorso. Il titolo potrebbe spingersi verso i 3 euro prima e in seguito in direzione dei 3,15 euro, tenendo presente che l’apertura di posizioni long dovrà avvenire adottando uno stop loss a 2,75 euro.

Generali ha perso pesantemente terreno dopo i numeri del primo trimestre. Questa flessione è un’occasione per nuovi ingressi al rialzo?

Generali con il movimento di ieri ha violato il supporto statico posto a quota 15 euro e personalmente lo vedo impostato ancora al ribasso, vista l’ampia distanza dalla zona di ipervenduto tecnico. I prossimi obiettivi al ribasso sono individuabili a 14,48 e a 14/13,8 euro. Solo un ritorno confermato al di sopra dei 15 euro potrebbe spingere i corsi verso i 15,45 euro prima e i 16 euro in seguito, ma ritengo che quest’ultimo movimento verso l’alto difficilmente potrà realizzarsi nel breve termine.

Poste Italiane ieri ha perso terreno all’indomani dei conti del primo trimestre. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Poste Italiane è stato oggetto di qualche presa di beneficio, ma l’uptrend di medio termine resta confermato, con il titolo che continua a muoversi al di sopra del supporto dinamico ascendente che al momento passa a 6,3 euro, dove coincidono anche le medie mobili a 21 e a 50 giorni.
Poste Italiane potrebbe allungare ulteriormente il passo in direzione di nuovi massimi da inizio anno prima a quota 6,55 euro e in seguito a 6,75 euro per poi guardare alla soglia dei 7 euro.

Ci sono altri titoli che meritano di essere menzionati in questa fase a Piazza Affari?

Segnalo Salini-Impregilo che ha oltrepassato un importante livello di resistenza statica di medio termine in area 3,3 euro e si è spinto a testare in area 3,4 euro la successiva resistenza statica sempre di medio termine. Oltre il livello appena segnalato il titolo potrebbe andare a richiudere il gap ribassista aperto quasi un anno fa e precisamente il 25 maggio del 2016 a quota 3,6 euro, target successivo dopo il superamento dei 3,4 euro.
Al di sopra di area 3,6 euro vedo un obiettivo a 3,8/3,9 euro, suggerendo di fissare uno stop loss molto rigido sotto 3,3 euro a quanti intendano acquistare Salini-Impregilo.

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