Studiare la Blockchain per il rilancio del Sistema Italia

Accademia, Autorità di Vigilanza e tecnici: punti di vista differenti per confrontarsi sulla Blockchain e le sue future applicazioni in occasione del workshop Evoluzione dei Sistemi di Pagamento e Tecnologie Blockchain per la Sharing Economy presso l’Università della Calabria, organizzato in collaborazione con ICT-SUD.
Il workshop è nato con l’intento di approfondire i temi della governance dei sistemi di pagamento e della gestione di smart contract, in particolare per il loro utilizzo estensivo in scenari applicativi distribuiti innovativi.
“La Blockchain è una tecnologia: come tale, ha un profilo di assoluta neutralità. Non è né il salvifico strumento che guarirà i mali del nostro sistema economico-finanziario, né la piattaforma su cui organizzazioni criminali agiranno più indisturbate di quanto già non facciano. Opporsi al progresso ha poco senso: verificare la sicurezza dell’innovazione invece è compito serio. Restando in tema, è un compito decentralizzato: riguarda tutti. In questa fase ‘Beta’ bisogna mettere a fattor comune le competenze di ognuno, pertanto ritengo auspicabile la creazione di un modello a ‘tripla-A’, laddove l’Associazione che rappresento possa convogliare le primarie Aziende presenti nella propria compagine per una fattiva partnership con le eccellenze del mondo accademico” ha dichiarato Maurizio Pimpinella, Presidente A.I.I.P. “È fondamentale adottare una pluralità di punti di vista: da un lato, per non correre il pericolo di ‘infatuarsi’ delle tecnologie senza un’adeguata conoscenza sottostante. Dall’altro per non ingessare eccessivamente le spinte all’innovazione, sempre esistite in ogni epoca. In ogni caso, secondo il Global Blockchain Forum gli investimenti in Blockchain raggiungeranno i 300 miliardi di dollari: la discussione a riguardo non può essere rimandata”.
Concorde il Professor Domenico Saccà, docente di Computer Engineering presso l’Unical, che ha sottolineato come “L’università mette a disposizione il proprio centro di competenze sulla materia per avviare concrete sperimentazioni in ambito di Blockchain, avvalendosi, oltre che di partner pubblici e privati, della collaborazione delle aziende associate A.I.I.P.: l’auspicio è che possa emergere un futuro case study da questa partnership”.

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