Tempo di dichiarazioni per le Bance Centrali

A cura di Deutsche AM

Le ultime minute del vertice della Federal Reserve statunitense rivelano un dibattito sulla riduzione del bilancio. Gli indicatori economici “PMI” europei positivi potrebbero incitare la BCE ad indicare intenzioni simili.

Negli Stati Uniti la Federal Reserve (Fed) ha sorpreso molti con la discussione su una futura riduzione del bilancio, emersa dalle minute del vertice di maggio. Si tratta di una lenta riduzione del reinvestimento degli utili provenienti dal programma della banca centrale di acquisto di titoli, da attuare nel corso di almeno un anno. La Fed userà limiti massimi per coordinare il disinvestimento mensile: gli utili eccedenti il limite verranno reinvestiti. Questi limiti saranno ridiscussi ogni tre mesi, e probabilmente rialzati di volta in volta. I nostri economisti stimano che il primo limite sarà relativamente basso, ovvero 20-30 miliardi di Dollari al trimestre, fino ad arrivare ad eliminare il reinvestimento entro la fine del 2018. Questo processo ha due fini: mantenere la trasparenza della Fed, dando un’indicazione chiara ai mercati finanziari, e lasciare al tasso d’interesse il ruolo di strumento primo della politica monetaria.

In Europa la Banca Centrale Europea (BCE) si trova ad un punto di gran lunga antecedente all’inizio del processo di normalizzazione. Ma la pubblicazione di ulteriori dati economici positivi a maggio, ovvero gli indici PMI per l’Eurozona, e la crescita solida del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel primo trimestre dell’anno, nonché una riduzione apparente dei rischi politici in Europa aumenteranno la pressione sulla BCE di rivelare come la politica monetaria potrebbe cambiare. Come primo passo, il tono della BCE potrebbe diventare più restrittivo durante il prossimo vertice dell’8 giugno, durante il quale la BCE potrebbe definire i rischi della crescita economica “bilanciati” invece di definirli “al ribasso” come in precedenza. Discussioni sulla riduzione del programma di acquisto di obbligazioni potrebbero seguire nel corso dell’estate. L’ultima analisi della stabilità finanziaria della BCE, pubblicata questa settimana, ha messo in guardia dai rischi che un cambio drastico nelle aspettative sulla politica economica potrrebbe rappresentare per i prezzi delle obbligazioni.

In Asia i problemi delle banche centrali sono alquanto diversi. L’evidenza di un aumento del commercio intra-asiatico è controbilanciata dalla preoccupazione di un rallentamento della crescita economica in Cina nel secondo trimstre. Un aumento dei tassi d’interesse appare lontano, anche se ciò non impedisce cambiamenti della politica monetaria in altre aree. Ad esempio, la banca centrale dell’India questa settimana ha annunciato piani per una nuova regolamentazione bancaria sui crediti irrecuperabili, e sta esplorando se elaborare dei propri ratings dei crediti

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