Nuove minacce ribassiste per il Ftse Mib. Ma le occasioni non mancano

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 15 giugno 2017

Nelle ultime sedute l’indice sta mostrando non poca incertezza a contatto con l’area dei 21.000 punti. Quali sono le sue previsioni nel breve e quali i livelli da seguire?

Tra ieri e oggi il Ftse Mib ha disegnato due candele nere e c’è il rischio di assistere ad una terza candela nera, con la possibile configurazione di “tre corvi neri” e questo potrebbe riportare i corsi sul supporto dei 20.570/20.500 punti.
La configurazione grafica di cui ho parlato poc’anzi lascia presagire un’ulteriore caduta delle quotazioni oltre i 20.500 punti, con primo obiettivo l’area dei 20.300/20.200. Nel breve è possibile quindi un’ulteriore evoluzione negativa, anche perchè sono state incrociate al ribasso sia la media mobile a 21 che quella a 50 giorni. Solo nel caso in cui dovesse essere confermato il ritorno al di sopra della soglia dei 21.000 punti, si potrebbe assistere ad una credibile inversione rialzista. Sopra area 21.000 avremmo un primo obiettivo a 21.270 punti e un target successivo sopra i 21.500 punti.
A mio avviso è dietro l’angolo l’area dei 20.570/20.500 e qualora questa fascia supportiva non dovesse tenere, il Ftse Mib potrebbe scivolare ancora verso il basso.

Tra i bancari Unicredit e Intesa Sanpaolo stanno provando a mantenersi a galla, muovendosi poco sotto la parità. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

La mia view su Unicredit non è così negativa, a patto che i corsi si mantengono al di sopra dei 15,45 euro, dove transitano la media mobile a 50 giorni e il supporto dinamico ascendente di breve termine.
Partendo però dall’idea che il Ftse Mib è impostato negativamente, temo che la tenuta dei 15,45 euro da parte di Unicredit possa venire meno e in tal caso avremo degli obiettivi al ribasso nell’area compresa tra i 15,05 e i 14,7 euro in primis e in seguito verso i 14 euro, dove troviamo un gap-up aperto lo scorso 21 aprile.
Con al tenuta dei 15,5/15,45 euro Unicredit potrebbe invertire la rotta e tornare in primis a 16,32 euro e in seguito spingersi sui massimi in area 17 euro.

Intesa Sanpaolo ha già violato il supporto dinamico ascendente di breve termine da inizio anno e in seguito il titolo ha registrato un movimento laterale che ha frenato la discesa e che ha riportato i corsi a chiudere il gap aperto in area 2,55 euro. Al momento l’impostazione di Intesa Sanpaolo è sostanzialmente neutrale con oscillazioni intorno ai 2,57 euro e questo potrebbe proseguire nelle prossime sedute a meno di una violazione di quota 2,51 euro, sotto cui avremmo degli obiettivi a 2,39 euro prima e in seguito a 2,28 euro.
Al rialzo sopra i 2,64 euro, dove passa la media mobile a 50 giorni, avremo un target a 2,7 euro in prima e in seguito in area 2,8 euro.

CNH Industrial sta registrando un bel rally in controtendenza rispetto al mercato. Valuterebbe un acquisto di questo titolo sui livelli attuali?

CNH Industrial guadagna terreno sulla scia delle vendite dei trattori nel mese di maggio. Dal punto di vista tecnico il titolo appare ancora ben impostato e mostra indicatori e oscillatori tecnici ancora distanti dalla zona di ipercomprato.
Questo potrebbe favorire un ulteriore allungo e spingere le quotazioni verso nuovi massimi, con primo obiettivo a 10,5 euro e target successivo a 10,75/11 euro. A chi volesse acquistare suggerisco di fissare lo stop loss a 9,77 euro, dove transita la media mobile a 50 giorni e dove troviamo il supporto dinamico ascendente di breve periodo.

Ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase di mercato?

Segnalo Cerved che oggi sale in controtendenza e sta rimbalzando dopo aver testato a 9,25 euro il supporto dinamico ascendente di medio termine. Il recupero ha spinto i corsi ad incrociare al rialzo le medie mobili a 21 a 50 sedute passanti a 9,6 e a 9,68 euro, aprendo la strada ad un ulteriore allungo. Quest’ultimo potrebbe portare Cerved in area 10 euro prima e in seguito a 10,35 e a 10,5 euro. A chi volesse acquistare consiglierei di fissare uno stop loss all’eventuale cedimenti del supporto dinamico di breve posto a quota 9,5 euro.

Uno sguardo anche a Banca Popolare di Sondrio che, in analogia a quanto detto per Cerved, ha dato vita ad un rimbalzo dal supporto dinamico ascendente di breve termine passante per quota 3,385 euro.
Questo primo tentativo di recupero ha portato ad incrociare al rialzo oggi a 3,5 euro la media mobile a 21 sedute. Visti anche i volumi di scambio superiori alla media mensile, mi aspetto ulteriori recuperi per Banca Popolare di Sondrio con prossimi obiettivi a 3,6/3,65 euro e a 3,75/3,8 euro.
L’apertura di eventuali posizioni long sul titolo dovrà essere accompagnata da uno stop loss molto rigido sotto quota 3,385 euro.

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