Analisi macro e strategia d’investimento: un contesto eccezionale per mercati che restano razionali

a cura di François-Xavier Chauchat, Capo Economista e Membro del Comitato di investimento di Dorval AM

Ma siamo già arrivati a questo punto? Per farci un’idea della situazione, dobbiamo rispondere a tre importanti interrogativi:

  1. Il ritorno della fiducia sui mercati azionari è giustificato dai fondamentali?
  2. I prezzi di mercato scontano già le belle notizie?
  3. Le borse restano razionali?

Per quanto riguarda il primo punto, quello relativo ai fondamentali, la valutazione di Dorval Asset Management è chiaramente positiva. Come previsto, la crescita mondiale è tornata oltre la soglia del 3% (3,6% nel primo trimestre 2017). La sua diffusione è straordinariamente ampia e coinvolge la maggior parte dei mercati emergenti.

Inoltre, i rischi politici e sistemici nell’area euro si sono notevolmente ridotti con l’elezione di Emmanuel Macron in Francia. Ma la prova finale in ambito politico avrà luogo in Italia entro la primavera 2018. L’Italia, il paese più euroscettico dell’area euro, si recherà alle urne in un contesto economico e politico molto diverso da quello del 2013. La ripresa dell’economia italiana si fa infatti più convincente, con un tasso di disoccupazione in calo e una crescita economica che interessa un sempre maggior numero di settori. Queste dinamiche agevolano la gestione delle sofferenze da parte delle banche. Inoltre, la spinta populista appare contenuta, con un rallentamento del Movimento 5 stelle alle ultime elezioni amministrative.

Infine, i tassi d’interesse reali rimangono negativi o pari a zero nella maggior parte dei paesi sviluppati per effetto delle politiche delle banche centrali, che non intendono ridurre gli sforzi finalizzati a riportare l’inflazione verso il 2% in modo sostenibile.

Questi fondamentali macroeconomici molto positivi sono stati confermati dai risultati pubblicati nel primo trimestre 2017 dalle società quotate a livello sia mondiale che europeo. Nell’area euro, la mediana della crescita degli utili per azione ha raggiunto il 13,5% per le società dell’EuroStoxx 300. Questo dato, corretto per gli effetti di cambio, è il migliore dal 2010. E i risultati sono stati ancora più favorevoli nell’universo delle small e mid cap. Dorval Asset Management prevede una prosecuzione di questa tendenza positiva nel 2018 e, ancora una volta, una crescita degli utili a due cifre in Europa.

Ma i prezzi non scontano già questo contesto straordinario?  Il P/E mediano di Wall Street si attesta a 18,2x e quello dell’area euro è pari a 16,7x gli utili attesi per i prossimi 12 mesi: si tratta di livelli prossimi ai massimi storici. Il divario fra l’Europa e gli Stati Uniti potrebbe ridursi ancora un po’, ma nel complesso il margine di manovra diventa molto limitato. Tuttavia, il premio di rischio delle azioni rispetto alle obbligazioni rimane favorevole, facendo apparire meno costose le azioni. I P/E dovrebbero quindi poter restare in prossimità dei livelli attuali, e i mercati azionari procedere in linea con l’incremento degli utili.

Tuttavia, Dorval Asset Management monitora attentamente l’andamento del mercato per proteggersi dal possibile rischio di euforia. Per il momento, il mercato sembra razionale. La sovraperformance delle azioni rispetto alle obbligazioni dalla fine della scorsa estate è perfettamente in linea con il ciclo economico. Inoltre, il livello di correlazione tra le azioni è

piuttosto ridotto, a indicare che gli investitori operano una distinzione sufficiente tra i titoli vincenti e i perdenti. Ciò contraddice l’ipotesi di una bolla.

Questa valutazione induce quindi i gestori a non “vendere al suono dei violini”, ma a restare investiti ponendo una particolare attenzione alla valutazione delle attività.  Dal momento che le aspettative sono più elevate, si prospetta una certa asimmetria: il mercato sarebbe più vulnerabile alle notizie negative (sempre possibili) che sensibile a quelle positive.

In questo contesto che rimane favorevole all’investimento in azioni, i gestori privilegiano quindi l’area euro attraverso diversi temi: i titoli finanziari, l’edilizia, la ripresa degli investimenti e il tema di lungo periodo della digitalizzazione dell’economia. La scarsa correlazione tra le azioni costituisce un terreno particolarmente fertile per la selezione dei titoli.

I mercati emergenti, altra area promettente, sono rappresentati nelle loro allocazioni internazionali sia attraverso le azioni che mediante i titoli di debito. Dorval Asset Management privilegia i paesi che beneficiano di un miglioramento del mix crescita/inflazione, come il Brasile o la Russia, ma anche l’Asia, che negli ultimi mesi ha tratto vantaggio da una dinamica interna favorevole e dalla ripresa del commercio mondiale.

Il tema della reflazione interna in Giappone è altrettanto interessante, anche dal punto di vista della valutazione. Le prospettive per i risultati delle imprese a capitalizzazione medio-bassa orientate verso il mercato locale sono state nettamente riviste al rialzo.

Infine, il team di gestione continua a evitare i grandi indici statunitensi, le cui valutazioni attualmente appaiono eccessive.

Quali sono le strategie d’investimento da adottare nel 2017 alla luce del ritorno in auge delle azioni europee?

Dorval Asset Management nota che la ripresa degli utili in atto in Europa dal 2013 è tangibile ovunque, salvo negli indici di borsa. Per i risparmiatori, le implicazioni di questa constatazione sono relativamente semplici: privilegiare fondi gestiti senza fare riferimento alla composizione di indici, bensì in base alla scelta dei temi di investimento, cercando di individuare le società più promettenti senza distinzioni tra le aree geografiche e i settori.

Per i risparmiatori sensibili ai rischi, Dorval Asset Management offre una soluzione di gestione flessibile che mira ad adattarsi al contesto economico e finanziario.

Sui mercati dell’area euro, il fondo Dorval Convictions (4 stelle Morningstar)1 è un fondo flessibile che può investire tra lo 0% e il 100% in azioni europee, in funzione delle previsioni economiche e finanziarie dei gestori. La sua asset allocation viene gestita quotidianamente per privilegiare il dinamismo delle azioni della prima regione economica a livello mondiale. Il team di gestione si basa su temi di investimento. Il suo approccio flessibile al tasso di esposizione punta ad adeguarsi agli sviluppi dei mercati finanziari, sia al rialzo che al ribasso.

Dal lancio, Dorval Convictions (quota I) ha registrato una performance del +73,8% a fronte del +41,2% del suo indice di riferimento (50% Eurostoxx 50 NR + 50% EONIA) e del +60,9% dell’Euro Stoxx 50, rappresentativo del mercato azionario europeo (dati al 31 maggio 2017). Su 5 anni, questo fondo flessibile investito tra lo 0 e il 100% in azioni ha conseguito una performance netta annualizzata dell’11%, con una volatilità su 5 anni pari all’11,1%.

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