Il quadro macroeconomico mondiale si conferma stabile

A cura di Cassa Lombarda

Eurozona: altra settimana di indicazioni confortanti da fiducia e produzione La fiducia degli investitori è rimasta quasi invariata al precedente livello massimo dal 7/07, nonostante il possibile impatto negativo dell’ulteriore rialzo di circa 10bp dei rendimenti obbligazionari nei primi 9 giorni del mese. La produzione industriale ha invece registrato l’incremento mensile maggiore dal 11/16, portando il tasso tendenziale al massimo livello dal 8/11. È la conferma dei segnali di forza del ciclo che potrebbero contribuire a un Pil trimestrale ancora migliore delle attuali attese di +0.5%. Non deve invece preoccupare la decelerazione del tasso di crescita delle immatricolazioni di nuove vetture perché, applicato a una base sempre maggiore, corrisponde a numeri assoluti comunque ai massimi storici.

Usa: si accentua la moderazione Diversi indicatori in settimana hanno dato segnali di accentuazione della moderazione della crescita. Pur restando alti, hanno consolidato alcuni indici di fiducia (piccole imprese e consumatori). Sono aumentate le scorte, con decelerazione dei prezzi e, soprattutto, calo delle vendite (crescita tendenziale ai minimi dal 11/15) che rende meno probabile l’atteso rimbalzo del Pil nel 2°trimestre. A parziale compensazione si registra una buona progressione dell’attività manifatturiera, che però rappresenta solo il 12% del Pil nazionale, e il permanere in forza del mercato del lavoro che, unitamente alla crescita del reddito disponibile, dovrebbero supportare maggiori consumi in futuro.

Cina: Cpi basso, espansione export e credito ancora in crescita nonostante la maggiore disciplina imposta dalla People Bank of China Il Cpi ha interrotto il parziale recupero dal precedente tracollo dovuto all’elevato effetto base dei prezzi alimentari dell’anno precedente, mentre il Ppi ha stabilizzato il tasso di crescita dopo la recente decelerazione principalmente per un minor contributo delle commodity. Tuttavia, non muta il bias marginalmente meno espansivo della People Bank of China come evidenziato dalla decelerazione di M2. La PBOC, pur restando attenta al sostegno del ciclo per raggiungere gli obiettivi di crescita, pone crescente attenzione a disciplinare l’uso eccessivo della leva finanziaria, che è cresciuta ulteriormente, per prevenire la formazione di bolle insostenibili soprattutto con una regolamentazione più stringente per i prestiti interbancari e l’attività fuori bilancio. Questo sforzo è agevolato dalla contemporanea dinamica positiva dell’export, che fa da sostegno al ciclo, grazie alla crescita globale e alla debolezza dello yuan.

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