Prospettive di crescita sostenibile per le imprese europee

Dopo una lunga fase di incertezza economica, nell’ultimo anno la ripresa europea ha acquistato slancio e le prospettive di crescita sono nettamente migliorate. Nell’ultima edizione di EMEA Perspectives, Sarah Catania di J.P. Morgan Private Bank analizza il contesto d’investimento in Europa e spiega perché la regione rappresenta oggi un’interessante fonte di opportunità d’investimento.
“L’economia europea sta acquistando velocità e gli investitori hanno maggior fiducia nella capacità delle imprese locali di migliorare la redditività e la creazione di valore per gli azionisti,” Sarah Catania, Responsabile per gli investimenti di J.P. Morgan Private Bank in Italia. “I gestori prevedono che la crescita globale e gli utili societari registreranno forti progressi nei prossimi 12 mesi, infatti i flussi di capitali verso l’Europa sono aumentati da inizio anno. I dati pubblicati a maggio da Eurostat mostrano che il PIL europeo ha registrato un’espansione del 2,0% su base annua nel primo trimestre, superiore allo 0,7% segnato dagli Stati Uniti, e vi sono indicazioni di un’ulteriore accelerazione nel secondo trimestre.”
La ripresa dell’inflazione, dei prezzi delle materie prime e dell’attività globale ha sostenuto i ricavi e la leva operativa delle imprese europee, fornendo un importante contributo alla crescita degli utili per azione. I tassi di riferimento continuano a dare sostegno all’economia e la BCE ha lasciato invariato a zero il tasso principale e a -0,4% quello sui depositi delle banche. Inoltre, i rischi politici che nel 2016 e parte del 2017 hanno preoccupato gli investitori sono rientrati dopo il risultato delle presidenziali francesi, determinando una radicale trasformazione del quadro politico in Francia e imprimendo impulso ai listini europei.
Catania spiega: “Quest’anno i mercati azionari dell’Eurozona hanno sovraperformato quelli statunitensi, grazie al miglioramento dell’insieme di opportunità offerte.  Dopo vari anni di stagnazione dei ricavi, le imprese europee stanno iniziando a recuperare terreno rispetto alle omologhe statunitensi, i cui margini si erano notevolmente ampliati negli ultimi dieci anni. La redditività delle società dell’Eurozona non aveva tenuto il passo con quella delle aziende statunitensi per vari motivi di natura ciclica e strutturale, ma oggi questi bassi livelli rappresentano a nostro avviso un’eccellente opportunità. Se le aziende saranno in grado di conseguire un’espansione dei margini nel 2017 e 2018, la regione potrebbe essere sulla buona strada per generare una crescita sostenibile degli utili per la prima volta da dieci anni a questa parte”.
Anche la trasformazione delle strategie aziendali dovrebbe sostenere la fiducia degli investitori, dimostrando che le aziende sono in grado di generare una crescita stabile degli utili a lungo termine.
Catania chiarisce: “Riteniamo che la maggiore enfasi sulla semplificazione della struttura interna, il risanamento dei rami d’azienda in perdita, le analisi di benchmarking più rigorose e la maggiore condivisione delle best practice forniranno un importante contributo all’espansione dei margini. Soprattutto, le aziende europee sembrano oggi più attente alla creazione di valore per gli azionisti. Molti settori della regione sono ancora estremamente frammentati e ci aspettiamo quindi un’intensificazione delle operazioni di fusione e acquisizione legata alle mire espansionistiche delle maggiori aziende. Sappiamo inoltre che nelle fasi di consolidamento in genere i risultati finanziari dell’intero settore interessato tendono a migliorare”.
Molte società europee hanno aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo, tecnologia e innovazione per assicurarsi una posizione dominante nel mercato grazie a prodotti di qualità superiore e un servizio alla clientela di pari livello. A causa della maggiore rigidità del mercato del lavoro in Europa, l’automazione è considerata un requisito essenziale per migliorare la produttività e ridurre i costi, e queste tendenze sono emerse con particolare evidenza nelle società di minori dimensioni.
Secondo Catania, “i vantaggi finanziari di questi investimenti sono sinora stati offuscati dalla debolezza dei ricavi dovuta al contesto economico sfavorevole. Grazie alla ripresa dell’inflazione le imprese dovrebbero ora essere in grado di alzare i prezzi dei prodotti di fascia alta. In genere questi aumenti si traducono direttamente in un’espansione degli utili e producono un impatto positivo sulla leva operativa”.
Catania conclude: “L’Europa, mercato di riferimento di numerose grandi imprese multinazionali, rappresenta a nostro avviso un’importante fonte di opportunità d’investimento. L’importante è saper individuare le aziende con gruppi dirigenti competenti, una posizione competitiva favorevole e la capacità di espandere i margini sul lungo periodo”.

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