Lo scorso anno, GAM (gruppo Julius Baer) ha registrato una contrazione del patrimonio gestito in prodotti hedge di oltre il 50%. All’inzio del 2008 la società con sede a Londra, amministrava 85,8 miliardi di franchi svizzeri (circa 73,2 miliardi di euro) mentre alla fine dello stesso anno, il patrimonio era sceso a 41,7 miliardi di franchi.
I dati provengono dalla stessa JB che aggiunge un declino per le altre società di gestione del gruppo: Artio Global (branch americana del gruppo) ha visto le masse gestite scendere del 43,6% in un anno; mentre Julius Baer Asset Management Europe chiude con una flessione del 36,5%. Le tre unit rispondono ad un solo uomo, il chief executive David Solo (nella foto).
Il top manager, nell’illustrare i risultati della unit, ha aggiunto che i ricavi da performance fees della divisione di asset manager sono scesi a zero dai 95 milioni di dollari del 2007.
Circa la debacle dei prodotti hedge, Solo ha detto che in un mercato come quello del 2008 dove in media i prezzi sono crollati del 40-80% (dipende dalle borse), l’attività dei gestori è stata totalmente compromessa e che le performance devono essere inquadrate in un tale scenario.
Lo scorso anno (in media) i fondi hedge hanno perso il 19% del loro valore: i prodotti core di Gam hanno invece segnato delle flessioni tra il 10 e 15%. “Nessuno dei nostri fondi è stato sospeso e continua ad essere prezzato correttamente”.
Il manager conclude che dei riscatti subiti dal gruppo, istituzionali e HNWI coinvolti direttamente nella scelta dei prodotti, si sono dimostrati più ottimisti rispetto quei clienti che investivano in GAM attraverso intermediari.