Piazza Affari pronta a un nuovo scatto in avanti?. I titoli da monitorare

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 26 luglio 2017

L’indice Ftse Mib si è riportato in prossimità dei 21.600 punti da cui è stato respinto verso il basso nelle scorse giornate. ritiene credibili ulteriori rialzi nel breve?

In queste sedute saranno diffuse diverse semestrali importanti a Piazza Affari e consiglio di seguirle con molta attenzione, perchè se dovessero discostarsi molto dalle previsioni si potrebbero avere ricadute negative sull’indice di riferimento. Se però i conti societari saranno migliori delle attese e se dovesse giungere un ulteriore aiuto da Wall Street, il Ftse Mib potrebbe finalmente superare la soglia dei 21.600 punti. In tal caso saranno attaccati i massimi dell’anno segnati a maggio scorso a 21.830 punti e in seguito sarà superata la soglia tecnica e psicologica dei 22.000 punti, con obiettivi in area 22.250/22.300, anche se il raggiungimento di questi ultimi livelli non avverrà nel brevissimo termine.
Per il momento l’indice balla intorno ai 21.500/21.600 e questo si sta traducendo in un trading range che si sta dimostrando anche più prolungato di quanto avessi previsto in passato. Sarà essenziale per il Ftse Mib la tenuta dei 21.352 punti, livello dove passa il supporto dinamico ascendente di breve termine, sotto cui i corsi potrebbero incrociare al ribasso le medie mobili a 21 e a 50 giorni e scendere nuovamente sotto la soglia dei 21.000 punti, con obiettivo intermedio intorno ai 20.850 e target ultimo a 20.500 punti.
Per adesso sono in stand-by a Piazza Affari e solamente la conferma del superamento dell’ostacolo a 21.600 punti potrebbe generare qualche concreto segnale dell’inizio di un nuovo uptrend.

Nella seduta di ieri tra i bancari sono scesi in controtendenza Bper Banca e Ubi Banca. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Ubi Banca ieri potrebbe aver vissuto una giornata di consolidamento dopo le due ampie candele nere delle due sessioni precedenti. Fondamentale sarà la tenuta di quota 3,95 euro, livello dove passa la media mobile a 21 giorni, al di sotto del quale si profilerebbe uno sviluppo ribassista verso i 3,8 euro. Se l’area dei 3,95 euro dovesse dimostrarsi un valido sostegno, Ubi banca potrebbe nuovamente invertire la rotta e andare ad attaccare i massimi dell’anno in area 4,2 euro, oltre cui allungare il passo verso i 4,6 e i 4,8 euro, oltrepassando in seguito la soglia dei 5 euro.

Bper Banca invece sembra vivere un downtrend che ha buone possibilità di proseguire, infatti il mancato superamento della resistenza a 5 euro ha innescato una correzione che sembra intenzionata a non fermarsi, a meno di una tenuta di quota 4,45 euro. Sotto questo livello avremmo un primo sostegno a 4,2 euro e in seguito troveremmo il supporto statico di medio periodo a quota 4 euro. Per contro la tenuta di 4,45 euro potrebbe favorire un tentativo di inversione, ma sono scettico sulla possibilità di questo movimento, segnalando in ogni caso un primo target a 4,7 euro e un obiettivo successivo a 4,85/5 euro.

Telecom Italia ha continuato a guadagnare terreno dopo l’annunciata uscita dell’AD Cattaneo e in attesa della semestrale odierna. Consiglierebbe di acquistare il titolo ora?

Dal punto di vista grafico Telecom Italia ha disegnato tre candele nere consecutive, ma con un corpo della candela avente un’ampiezza sempre più piccola. Questo vuol dire che la forza dei compratori si sta quantomeno affievolendo, ma non è da escludere che il titolo possa salire ulteriormente oltre la resistenza posta a quota 0,9 euro, per poi raggiungere la soglia di 0,92/0,925 euro.
Personalmente propendo per una fase laterale di consolidamento, suggerendo a quanti hanno comprato il titolo di fissare uno stop loss a 0,85 euro.

Fca è reduce da tre sedute consecutive al rialzo che lo hanno riportato al di sopra dei 10 euro. Valuterebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?

Fca presenterà oggi i risultati del secondo trimestre ed è riuscito a spingersi ieri al di sopra della media mobile a 21 sedute passante in area 9,96 euro, livello che funge anche da supporto dinamico di breve termine. Il titolo, considerata anche l’ampia distanza dai livelli di ipercomprato tecnico, sembra ben impostato per beneficiare di ulteriori allunghi. In quest’ottica i prossimi obiettivi sono individuabili prima in area 10,5 euro e in seguito nella fascia di prezzo compreso tra i 10,7 e i 10,85 euro.
Oltre quest’ultimo livello avremo un target a quota 11 euro, con stop loss molto rigido sotto quota 9,96 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Mi sembra ben impostato dal punto di vista tecnico Hera che ha beneficiato di un rimbalzo tecnico dopo il test a quota 2,6 euro del supporto statico di medio termine. In seguito i corsi hanno incrociato al rialzo a 2,7 euro la media mobile a 21 sedute e si sono inseriti in un canale ascendente che nelle prossime giornate potrebbero spingere il titolo a chiudere il gap ribassista aperto lo scorso 23 giugno a quota 2,87 euro e in seguito risalire verso i 2,95/3 euro.
A chi volesse acquistare Hera suggerisco di fissare uno stop loss molto rigido sotto quota 2,7 euro.

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