Nel 2017 l’aumento delle retribuzioni reali in Italia sarà pari all’1%

a cura di Willis Towers Watson

Secondo una recente ricerca di Willis Towers Watson, i dipendenti italiani, nell’anno in corso, stanno registrando un aumento medio delle retribuzioni dell’1% in termini reali (2,5% la variazione in busta paga depurata dell’1,5% del tasso d’inflazione). Le previsioni per il 2018 sono però più ottimistiche, con un aumento in termini reali dell’1,7% (2,5% la variazione in busta paga, 0,8% il tasso di inflazione previsto)

Per il 2017, il dato corretto dell’inflazione è in linea con la media degli altri paesi d’Europa, dove però gli aumenti salariali (2,7%) e il tasso di inflazione (1,7%) sono più alti. Il dato irlandese è il più elevato fra quelli dell’Europa Occidentale (+1,9%). Decisamente inferiori le percentuali di Regno Unito (0,1%), Francia (1,1%), Germania (1,2%), Paesi Bassi (1%), Spagna (0%) e Portogallo (0,8%). La Romania, con una crescita reale media del 3,3% delle retribuzioni è il paese dell’Unione Europea che presenta il dato più elevato.

Le previsioni di un rallentamento del tasso d’inflazione in Italia per il 2018 (+0,8%) porteranno, come detto, un aumento effettivo dell’1,7%, dato che è quasi il doppio di quello previsto per i paesi UE (+0,9%).

Rodolfo Monni, Responsabile indagini retributive di Willis Towers Watson: “Nel 2017 l’aumento medio delle retribuzioni è rimasto stabile ma è aumentata l’inflazione; le prospettive per il 2018 indicano la possibilità di un’inversione di tendenza con un calo della pressione esercitata dalla crescita dei prezzi che potrebbe aumentare le reali disponibilità di spesa dei dipendenti”.

Prosegue Monni: “In generale, nel mercato del lavoro dei paesi dell’Unione Europea, le retribuzioni effettive del 2017 sono ancora in crescita, ma l’aumento dell’inflazione impatta su questi aumenti rendendoli meno significativi rispetto al 2016. Ad esempio, quest’anno, l’82% dei paesi dell’UE28 sarà caratterizzato da aumenti delle retribuzioni in linea con l’aumento dell’anno precedente. Tuttavia, tenendo conto della crescente inflazione, non esistono paesi con un aumento effettivo dei salari superiore o in linea rispetto all’anno precedente. L’aumento medio dei livelli retributivi reali dell’UE28 è ora dello 0,9%: una netta diminuzione rispetto al 2,6% nel 2016. Nel 2018 l’inflazione resterà un fattore da considerare e, in Europa, il quadro delle retribuzioni subirà delle piccole modifiche. Mentre nel 2018 quasi tutti i paesi dell’EU28 registreranno un aumento, solo 11 paesi vedranno una crescita più alta rispetto al 2017”.

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