Henderson, ripresa solo nel 2010

Il mercato del lavoro statunitense nel mese di gennaio ha perso 598.000 posti di lavoro, con il tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 7,6 per cento, rispetto al 7,2 per cento di dicembre, il peggiore dato dal 1992. Le stime di Henderson prevedono un ulteriore appesantimento del quadro attuale, con una riduzione di 270.000 posti per ognuno dei prossimi 6 mesi, con il risultato di un incremento del tasso di disoccupazione al 9 per cento.
Per questo nel breve il mercato obbligazionario dovrebbe continuare a sovraperformare l’azionario e le banche centrali continuare la politica di espansione monetaria, con nuovi tagli da parte della Bce, che entro dicembre 2009 dovrebbe ridurre i tassi all’1 per cento.

Il bassissimo livello della fiducia di aziende e consumatori negli Stati Uniti, Europa e Giappone causeranno ad una forte recessione per i mesi a venire, tuttavia il basso livello del prezzo del petrolio e delle materie prime agricole, dovrebbe portare, secondo Henderson, ad una generale ripresa per il 2010, con la crescita mondiale in progresso dell’1,7 per cento, rispetto al calo dello 0,5 per cento del 2009. I risultati migliori sono previsti per l’Asia senza l’inclusione del Giappone (+6,3%), Stati Uniti (+1,9%) e Giappone (+1,1%), mentre l’area Euro ed il Regno Unito dovrebbero fermarsi ad un modesto 0,5 per cento.  

Sul versante cambi, l’euro è atteso in ulteriore calo su dollaro e sterlina, rispettivamente a 1,15 e 0,7 per dicembre 2009.

L’azionario dovrebbe rimanere volatile nel breve termine e potrebbe perdere ulteriormente terreno, nel caso di nuove cattive notizie da parte delle banche internazionali o nel caso i segnali di ripresa per il 2010 dovessero essere disattesi, tuttavia la visione a medio termine di Henderson è positiva e prevede una discreta ripresa dei corsi internazionali entro la seconda metà del 2010.

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