I principali 3 miti sugli Etf obbligazionari

a cura di IShares. Risposte di Stephen Cohen, Responsabile Fixed Income Beta presso BlackRock

D: Ho sentito che gli ETF possono essere più difficili da negoziare rispetto a quanto ritenuto dagli investitori, con potenziali perdite elevate in caso di liquidazioni significative. E’ vero?

R: In periodi di stress del mercato, gli ETF di iShares sono tanto liquidi quanto il mercato obbligazionario sottostante. Gli ETF rendono più semplice la negoziazione delle obbligazioni, incluse quelle ad alto rendimento e quelle dei mercati emergenti, in tutte le condizioni di mercato permettendo agli investitori di comprare e vendere in modo efficiente, con una trasparenza sui prezzi. Gli ETF consentono agli investitori piena visibilità sulle negoziazioni di acquisto e vendita. Come tutte le azioni quotate, gli investitori possono vedere il prezzo o la liquidità dell’azione, ed accedervi. Questa visibilità è importante in particolare quando il mercato è sotto pressione. Dato che gli ETF vengono negoziati sulle Borse come i titoli azionari, compratori e venditori multipli possono collegarsi simultaneamente senza dover operare sul mercato obbligazionario sottostante.

D: Gli ETF esacerbano il comportamento della massa, e quindi distorcere le valutazioni?

R: Il mercato è guidato dal sentiment dell’investitore e non dagli ETF. Un aumento nella domanda per l’azionario globale rappresenta il catalizzatore per la crescita dei mercati, con impatti su un’ampia varietà di veicoli di investimento. Mentre la popolarità degli ETF cresce rapidamente grazie al fatto che sempre più investitori con differenti orizzonti di investimento, profili di rischio e obiettivi di portafoglio scoprono i loro benefici, il patrimonio investito in ETF rappresenta ancora una minima parte del mercato globale delle azioni, obbligazioni e commoditiy. Vale la pena tenere in considerazione che gli ETF obbligazionari globali rappresentano meno dell’1% della capitalizzazione dell’intero mercato obbligazionario e meno del 3% in segmenti quali l’alto rendimento.

D: Gli ETF sono soggetti a maggiori perdite maggiori rispetto alle singole obbligazioni in uno scenario di incremento dei tassi?

R: Molti investitori scelgono di mantenere singole obbligazioni al posto degli ETF perché ritengono che gli ETF obbligazionari siano esposti a perdite in scenari di incremento dei tassi. In verità, gli ETF possono aiutare gli investitori a muoversi in scenari di aumento dei tassi perché:

• Le strategie sulle singole obbligazioni, come mantenere le obbligazioni fino a scadenza o venderle in perdita per re-investire in obbligazioni a più alto rendimento, potrebbero non proteggere sostanzialmente gli investitori dagli effetti del rialzo dei tassi

• Il rendimento degli ETF può aiutare a compensare lo shock dei prezzi dei titoli in termini di rendimento assoluto.

• I segmenti del reddito fisso non reagiscono uniformemente al rialzo dei tassi, quindi la diversificazione riveste un ruolo chiave.

Guardando al 3Q

• La regolamentazione come catalizzatore: In Europa, ci aspettiamo che la MiFID II catalizzi l’interesse verso l’indicizzazione e gli ETF, come risultato di una maggiore trasparenza sui costi, il divieto di retrocessioni e l’introduzione dei requisiti di rendicontazione delle transazioni. Il trend è destinato a proseguire nei prossimi mesi dato che i gestori patrimoniali e i consulenti cercano di ridurre i costi di gestione e componenti scalabili per la costruzione dei portafogli, con ETF e fondi indicizzati adatti a questo scopo.

• I fondi in dollari statunitensi rimangono popolari al di fuori degli Stati Uniti: gli investitori internazionali continuano a guidare la domanda per asset in dollari statunitensi nonostante il costo di copertura valutaria. Ci aspettiamo che la domanda per prodotti a copertura valutaria continui soprattutto nei mercati europei.

• Gli ETF obbligazionari compiono 15 anni: Risale a quindici anni fa il debutto del primo ETF obbligazionario che ha cambiato agli investitori la modalità di accesso al mercato del reddito fisso. All’inizio, erano disponibili solo 4 ETF obbligazionari di iShares, con un patrimonio investito contenuto e un accesso limitato ai treasury e al credito investment grade statunitense. Attualmente sono disponibili oltre 300 ETF obbligazionari negli Stati Uniti con oltre 500 miliardi di dollari di asset in gestione, che permettono di accedere a tutti i settori del mercato obbligazionario.

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