Iberdrola mette pressione ai margini delle utility italiane

Secondo una serie di indiscrezioni stampa, Iberdrola, seconda utility spagnola avrebbe l’obiettivo di aumentare a circa un milione di clienti sul mercato elettrico italiano nei prossimi 2-3 anni, per poi salire al 5-7% entro il 2023. La crescita dovrebbe avvenire tutta attraverso crescita omogenea e senza acquisizioni, investendo circa 500 mln di euro. Gli obiettivi principali saranno le famiglie e le piccole imprese e il country manager Costantini ha sottolineato che gli obiettivi sono indipendenti rispetto allo slittamento a giugno 2019 del definitivo passaggio al mercato libero.

L’entrata nel settore energy retail di Iberdrola è però negativo sottolineano gli analisti di Equita Sim negativo sul mercato delle utility italiano perché potrebbe creare pressione sui margini. Le società più esposte sono le local utilities ed Enel. Per Enel, secondo Equita,  l’energy retail vale circa 2 mld di euro di EBITDA nel 2016 (13% dell’EBITDA) e punta a mantenere stabile questo valore nei prossimi anni con un incremento dei clienti liberi e margini in riduzione.

Sempre a detta di Equita, per A2a l’energy sale (gas ed energia elettrica) ha inciso il 13% dell’EBITDA 2016, la società conta di acquisire 150mila clienti annui con un EBITDA in crescita dai 140 mn del 2016 a 190 nel 2021 (164 mn nelle nostre stime). Per Acea la vendita di energia vale il 13% dell’EBITDA (98 mn) e per Iren il 14% dell’EBITDA. Infine per Hera la vendita di energia vale il 16% dell’EBITDA (in prevalenza legato alla vendita gas).

Clicca per ingrandire il grafico dell’indice delle utility quotate a Piazza Affari (FTSE Italia Servizi Pubblici)

FTSE Italia Servizi Pubblici

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