A cura di Arnaud Masset analista di Swissquote
A distrarre i trader dalle vicende interne del Presidente Trump, questa settimana i riflettori saranno puntati sul consueto simposio annuale dei banchieri centrali che si riuniranno a Jackson Hole, evento clou della settimana con Janet Yellen nel ruolo di attrice protagonista. Come ampiamente prevedibile, a riscuotere il maggior interesse saranno dunque i banchieri europei ed americani le cui mosse quest’anno verranno ancora più scrupolosamente studiate in quanto sia la Bce che la Fed hanno dichiarato chiaramente che hanno intenzione di procedere ad un restringimento delle condizioni di politica monetaria (tightening).
Mentre la Fed sta ritardando ormai da mesi l’annuncio dell’avvio della riduzione del proprio bilancio, la Bce è ancora più riluttante a fornire qualsivoglia informazione riguardante l’avvio del tapering. Oltre a ciò, entrambe le banche centrali stanno affrontando crescenti incertezze poiché i livelli di inflazione stanno scendendo sia negli Stati Uniti che in Europa e il mercato è invece estremamente impaziente di fare chiarezza sul punto. Considerando le forti divergenze presenti all’interno della banca centrale americana e l’inflazione che manca all’appello, il dollaro Usa, che al momento sta letteralmente “galleggiando” nei confronti delle principali valute, potrebbe rimanere fluttuante almeno fino al momento del discorso della Yellen, previsto per venerdì pomeriggio.