Il pericolo della spensieratezza

A cura di Deutsche AM

Negli Stati Uniti, ora che gli utili delle imprese nel secondo trimestre sono stati pubblicati, l’attenzione si rivolge a fattori stagionali, alle preoccupazioni per il limite al debito pubblico e la riduzione del bilancio da parte della banca centrale, la Federal Reserve (Fed). Per quanto riguarda la stagionalità, negli ultimi 20 anni l’indice azionario S&P 500 ha realizzato l’andamento peggiore ad agosto e settembre, e settori difensivi quali i titoli energetici ed il settore sanitario sono andati meglio dei settori ciclici come quello finanziario e quello dei materiali da costruzione.

  • Per quanto riguarda il limite al debito pubblico, il Congresso avrà poco tempo per occuparsene al rientro dalla pausa estiva, dovendo inoltre mandare avanti la riforma delle imposte. La probabilità che si riesca ad innalzare il limite al debito pubblico è alta (al 70% secondo le ultime stime), ma l’incertezza in merito pesa sui mercati.
  • Per quanto riguarda la normalizzazione del bilancio della Fed, ci si attende un annuncio a settembre. Sussiste una correlazione storica tra il bilancio della Fed e l’aumento del rapporto prezzo/utili del mercato azionario: una riduzione del bilancio potrebbe quindi frenare le azioni.
  • Stimiamo inoltre che il mercato finanziario stia sottovalutando la probabilità di un rialzo dei tassi d’interesse a dicembre.

Rischi immediati sono meno apparenti in Europa, dove la stima preliminare della crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il secondo trimestre è stata innalzata allo 0,6% trimestre su trimestre, rispetto allo 0,5% realizzato nel primo trimestre, ed al 2,2% su base annuale. In Italia il PIL nel secondo trimestre è incrementato dell’1,5% anno su anno ed in Germania del 2,1%. Questi dati suggeriscono una continuazione della crescita economica nel trimestre in corso. Inoltre, ci sono state notizie positive sull’inflazione e sul mercato del lavoro in Gran Bretagna, anche se gli sviluppi economici futuri restano incerti. La Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe annunciare una riduzione dell’allentamento quantitativo in occasione del vertice del 7 settembre. La volatilità potrebbe salire già prima se il governatore della BCE Mario Draghi dovesse far trapelare qualche indiscrezione nel corso della riunione delle banche centrali a Jackson Hole, negli Stati Uniti.

Infine, nonostante le preoccupazioni per la Corea del Nord siano diminuite, la faccenda non è risolta. La risposta del presidente Trump è stata seguita da pronunciamenti più moderati da parte di altri membri del governo. La Cina potrebbe far pressione sulla Corea del Nord, ma il problema non sparirà.

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